Sudan. Frattini: "al lavoro per rapidissima liberazione"

ROMA – ''Ci sono delle piste'' ma ''il riserbo e' necessario'' per poter lavorare, ''capire le dinamiche, chi sono i responsabili del rapimento e ottenere la rapidissima liberazione del nostro connazionale''. Lo ha detto il Ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenendo alla trasmissione radiofonica ''Baobab'' sul rapimento dell'operatore di Emergency in Darfur.

Ricordando che quello nel quale lavorava Francesco Azzara' e' l'unico ospedale pediatrico specialistico e che, dunque, chi vi lavora ''e' molto amato dalla gente'', Frattini ha parlato di ''cauto ottimismo'' per una ''soluzione in tempi brevi''.

''L'intelligence e' al lavoro – ha proseguito il ministro – c'e' un distaccamento della nostra intelligence in Sudan cui e' stata messa in contatto Emergency''. Frattini ha quindi spiegato che vi sono diverse piste ma ''l'unica cosa essenziale e' evitare ipotesi avventate che possono rischiare di fare il gioco del sequestratori''.

Per questo, ha aggiunto, ''lavoreremo nella cautela, nel silenzio, nella discrezione'', assicurando che sono gia' stati attivati ''tutti i contatti locali''. Il titolare della Farnesina ha aggiunto di essere stato ''avvertito personalmente'' dal fondatore di Emergency Gino Strada, prima che la notizia del rapimento venisse resa nota e di essere ''in contatto con Emergency in mondo costante''.

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