Sulmona, Daniela Ortolano: "Io ragazza ombrellina non mi sento umiliata" Sulmona, Daniela Ortolano: "Io ragazza ombrellina non mi sento umiliata"

Sulmona, Daniela Ortolano: “Io ragazza ombrellina non mi sento umiliata”

Sulmona, Daniela Ortolano: "Io ragazza ombrellina non mi sento umiliata"
Sulmona, Daniela Ortolano: “Io ragazza ombrellina non mi sento umiliata”

SULMONA – “Mamma mia che polverone, chi se lo immaginava?”. E’ lo stupore di Daniela Ortolano, una delle ragazze della Fonderia Abruzzo finite nella cosiddetta “bufera degli ombrelli”, quelli con i quali hanno riparato dalla pioggia politici e esperti, tutti uomini, durante un convegno a Sulmona. Tra questi c’erano il ministro della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti, il governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, quello dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Una scena che ai più è parsa di pessimo gusto, degradante e pure maschilista.

Intervistata dal Corriere della Sera, la giovane di 29 anni, spiega: “Noi siamo tutte volontarie e non siamo pagate, lo facciamo per passione. Davamo una mano già al tempo del comitato elettorale al Governatore D’Alfonso, con lui negli anni è nato un rapporto di amicizia e di stima. Insomma, quando ha iniziato a piovere non abbiamo pensato minimamente che si potesse scatenare un pandemonio simile. Nessuno ci ha ordinato di farlo“.

La Fonderia Abruzzo è stato un evento organizzato dalla Regione Abruzzo il cui costo è di circa 50mila euro, ed è stato affidato ad una società privata che si è servita, dice Daniela Ortolano, “di uno staff di 35 giovani e 23 donne”. “Ora non mi sento umiliata – racconta Daniela – In fondo non ho fatto niente di male”. Tra le ragazze sul palco con l’ombrello anche la figlia di D’Alfonso. ‘Abbiamo pensato di intervenire – conclude la Ortolano – perché il palco non aveva la copertura e tutti i relatori avevano le mani già impegnate con fogli, penne e microfoni’.

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