Cassazione: se la suocera è troppo invadente il divorzio è lecito

Pubblicato il 28 Febbraio 2011 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La suocera invadente giustifica il divorzio. A dirlo è la Cassazione secondo la quale non può essere addebitata la colpa della separazione al coniuge che abbandona il tetto coniugale per sfuggire alla suocera ingombrante con la quale ha frequenti litigi. La Prima sezione civile della Suprema corte nella sentenza 4540 ha accolto il ricorso di una signora abruzzese che si era vista addebitare la colpa della separazione per avere abbandonato il tetto coniugale. Tra i motivi di intollerabilità coniugale, la donna aveva addotto l’eccessiva “ingerenza” della suocera.

La motivazione non aveva convinto il Tribunale di L’Aquila che il 26 settembre del 2006 aveva addebitato la separazione alla signora. Ora la Cassazione ha accolto il ricorso della donna nonostante la difesa del marito che ha ritenuto “immotivata e ingenerosa la lamentela circa l’ingerenza nel menage familiare della propria madre”. Piazza Cavour ha disposto un nuovo esame della vicenda davanti al tribunale aquilano ma ha ricordato che la “giusta causa di separazione” è ravvisabile anche “nei casi di frequenti litigi domestici della moglie con la suocera convivente e nel conseguente progressivo deterioramento dei rapporti tra gli stessi coniugi”.

La Corte d’appello dovrà ora verificare se “l’abbandono della casa familiare ad opera della moglie sia intervenuto quando era già maturata, all’interno della coppia, una situazione di intollerabilità grave ed irreversibile della convivenza, ovvero se esso abbia dato causa alla rottura del rapporto coniugale”. Se la suocera è stata effettivamente una delle cause che hanno provocato l’abbandono del tetto coniugale, la signora non riceverà alcun addebito nella separazione.

I suoceri sono la causa del 30% delle separazioni, rileva Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione che raggruppa i matrimonialisti italiani: “Giusto abbandonare il tetto coniugale dopo le loro ingerenze – afferma Gassani – La sentenza ha confermato in modo netto un principio secondo cui costituisce implicitamente “giusta causa” la decisione del coniuge che lascia la casa coniugale in costanza di matrimonio in presenza di gravi ingerenze e provocazioni del suocero convivente. In sostanza attraverso tale pronuncia si affievolisce il principio secondo cui un coniuge può abbandonare il tetto coniugale soltanto dopo il deposito del ricorso per l’ottenimento della separazione”.