Suora-madre, la Cassazione le ridà la figlia. In 200 protestano

Suora-madre, la Cassazione le ridà la figlia. In 200 protestano
Suora-madre, la Cassazione le ridà la figlia. In 200 protestano

ROMA – Suora-madre, la Corte di Cassazione le ha ridato la figlia. L’ex religiosa congolese era rimasta incinta nel 2011 dopo essere stata violentata da un sacerdote in missione. Dopo il parto aveva rinunciato alla bambina, ma poi aveva chiesto di riaverla. I giudici di primo e secondo grado non le avevano dato ragione, ma la Cassazione ha deciso altrimenti: ha tolto la bimba di 2 anni e 4 mesi alla famiglia adottiva e l’ha data alla madre naturale. Ma a sostegno dei genitori adottivi è nato un comitato di 200 cittadini.

In piazza ad Ancona il comitato spontaneo “Nati dal cuore” si è dato appuntamento davanti al Tribunale dei minorenni con cartelli, striscioni e tanti palloncini a forma di cuore. Chiedono un percorso che tuteli di più la bimba prima dell’affidamento definitivo alla madre naturale.

La donna, poco più che quarantenne, due giorni dopo il parto aveva rinunciato alla figlia, salvo poi cambiare idea, 73 giorni più tardi, e avviare un lungo e complesso iter giudiziario per poterla riavere con sé, vedendosi alla fine riconoscere dalla Cassazione il diritto al ripensamento.

Ma per i membri del comitato dovrebbero essere tutelati di più i diritti della bambina. “Il comitato è nato spontaneamente”, ha spiegato la portavoce Ilaria Cardarelli, per aiutare e sostenere la piccola e sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di un percorso “diverso, una soluzione meno drastica, più graduale”.

Una delegazione ha chiesto di essere ricevuta dal presidente facente funzioni del Tribunale minorile (la titolare ha avuto un trasferimento in altra sede), che però ha invitato a seguire le vie formali per organizzare un incontro. I manifestanti gli hanno comunque inviato un documento.

A rattristare il clima, il mancato rientro della piccola da un breve soggiorno con la madre naturale in un centro di accoglienza a Fano, in base al programma di “riavvicinamento” definito dal Tribunale. Sarebbe dovuta tornare mercoledì dai genitori affidatari, ma su disposizione del Tribunale la piccola è rimasta con la ex suora fino a ulteriori decisioni.

 

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