Ipotesi esercito per i controlli del Super Green Pass. Militari solo su bus e metro o anche per strada? Bisogna in qualche modo sopperire alla carenza di personale. Pochi dipendenti delle aziende del trasporto pubblico (rispetto a quelli che servirebbero per un’operazione così massiva). Troppo pochi anche gli uomini delle forze dell’ordine.
E allora si potrebbe replicare il modello già adottato in pandemia: ricordate i soldati che controllavano le autocertificazioni per strada?
Controlli Super Green Pass: il piano del Viminale per Natale
Un alto numero di uomini impiegati, un incontro del Viminale con i prefetti per stabilire le linee guida del ‘nuovo impianto’ dei controlli. E un allungamento dei turni degli stessi agenti nel mese di dicembre, per compensare la necessità di più unità in campo, da impegnare nei controlli di codici Qr e documenti in ristoranti, mezzi pubblici, palestre e locali.
La strategia di Natale per le verifiche sul rispetto delle misure anti-Covid – soprattutto dopo la spinta impressa dal decreto del super Green pass – passa per uno stretto coordinamento con gli enti locali sui territori ma anche – probabilmente – con il ministero dei Trasporti, vista la quasi certa introduzione dell’obbligo del lasciapassare (quello base) ora anche anche su bus, metropolitane e treni regionali.
Lo stesso numero di agenti non può fare più controlli
La prima questione da affrontare sarà la gestione di quello stesso organico di agenti a disposizione già nei mesi scorsi, che stavolta però è chiamato ad alzare i numeri degli accertamenti e forse, di conseguenza, anche quelli di multe e trasgressori. L’obiettivo è dare un segnale forte agli indecisi del vaccino o a chi pensa di poter aggirare le nuove regole.
Gli appelli al senso civico che arrivano dalle istituzioni, di fronte alla rincorsa dei contagi in queste settimane, da soli però potrebbero non bastare. Per questo alla ministra Luciana Lamorgese è stato affidato il compito di definire un nuovo assetto nella macchina delle verifiche, anche alla luce delle nuove limitazioni.
Controlli Super Green Pass sui trasporti: ipotesi esercito
In questa sorta di Piano nazionale, che riguarda i binari sui quali dovranno muoversi i singoli prefetti nei Comitati provinciali per la redazione delle varie strategie territoriali entro l’inizio del prossimo mese, il nodo principale restano i trasporti e l’utilizzo degli agenti. Non è ancora chiaro per il momento se alcuni prefetti si avvarranno dell’eventuale coinvolgimento di uomini dell’esercito, come avvenuto in passato nell’ambito dell’utilizzo dei militari impegnati in ‘Strade sicure’ (anche su questo tipo di scelta peseranno le indicazioni precise del Viminale, che al momento non la prevede). E resta da capire quali saranno i numeri degli uomini in campo.
Il sindacato del Coisp si dice preoccupato “per il surplus di attività che graverà sulla polizia con il nuovo Super Green pass”, sottolineando che “a fronte delle note carenze di organico, l’aumento dei controlli, che si aggiunge al carico di lavoro già esistente, rischia di creare grandi difficoltà operative” e per questo “sarebbe stato opportuno un confronto tra il governo e i sindacati di Polizia prima di varare il provvedimento”.
Su bus, tram e metropolitane gli accertamenti saranno a campione, soprattutto da parte della polizia municipale all’uscita da mezzi e stazioni. Ma l’Unione delle Province Italiane già annuncia la richiesta di un supporto da parte delle società di trasporto alle polizie locali.