Superenalotto: un anno fa la supervincita a Bagnone, resta ignoto il vincitore ma il paese fa il Festival della Fortuna

Neppure un centesimo. Il vincitore del favoloso premio al Superenalotto del 22 agosto 2009 a Bagnone, borgo medievale della Lunigiana famoso per la sua cipolla, non ha battuto un colpo. E quei 148 milioni di euro (per l’ esattezza 147.807.299,08) il misterioso vincitore si puo’ presumere che li abbia tenuti tutti per se’. Per questo, Bagnone, dove la schedina e’ stata acquistata e che si aspettava una ricompensa, si consola organizzando un Festival della Fortuna in Gioco.

”In un anno, non si e’ sentito nessuno ne’ per dirci che era lui il vincitore, ne’ per farci avere un contributo – racconta il sindaco Gianfranco Lazzeroni – Dovremo metterci il cuore in pace, il segreto non si svelerà mai. In compenso, qui in Comune, abbiamo ricevuto centinaia di telefonate e di lettere, anche molto stravaganti. C’e’ chi chiedeva un finanziamento per un suo progetto, chi aiuto per un figlio disoccupato”. Il sindaco sembra comunque soddisfatto.

”In paese – spiega -, quest’anno, abbiamo visto più turisti, il movimento e’ stato maggiore, tutti curiosi di vedere il posto dove era stata venduta la schedina vincente”. Star di allora e, nell’onda lunga del ricordo, ancora oggi meta di curiosi, il bar ricevitoria Biffi di Vanni Simonetti e Anna Maria Ciampini. ”Si’, la ricaduta e’ stata positiva – dice Simonetti -, anche se il turismo quest’anno ha avuto una battuta d’arresto, come nel resto d’Italia. Ma noi abbiamo aumentato in maniera considerevole il numero di giocate al Superenalotto”.

Proprio Simonetti era apparso, la sera dell’estrazione, l’ ”eminenza grigia” della vittoria, ottenuta con una schedina da due euro quando il 6 mancava da 87 concorsi e da quasi 7 mesi. Il titolare del bar Biffi s’era subito lanciato in un’affermazione che poi gli avrebbe creato piu’ di un problema: ”So chi e’, mi ha telefonato per ringraziarmi”. Cosi’, a Bagnone, tra bottiglie di champagne aperte in piazza per festeggiare e l’invasione del paese da parte di troupe televisive e giornalisti da tutto il mondo, era caccia al vincitore. Dapprima, si sussurro’ che era un quarantasettenne del paese, dipendente pubblico. Poi, il prete e ancora un politico locale, che pero’ il pomeriggio dell’acquisto della schedina era impegnato in una sagra di paese.

Nel frattempo, occhi puntati su Vanni Simonetti che gongolava, smentiva di conoscere il vincitore, si contraddiceva. Sara’ lui?, si chiesero in molti. Il sindaco, intanto, al colmo della felicita’, elencava le opere a cui il Comune avrebbe potuto porre mano grazie alla donazione del vincitore, se solo lui l’avesse voluto. Per una settimana, sulla ‘star Bagnone’ i riflettori restarono puntati. Pian piano, poi, l’interesse e’ scemato. A un anno di distanza, il piccolo paese abbarbicato sulle alture della Lunigiana – 2000 anime e una una cipolla speciale dal colore violastro, detta ‘del Treschietto’ – non sa il nome del ”miracolato” e non ha visto un euro ma tenta di restare sulla cresta dell’onda con il Festival della Fortuna, la cui prima edizione si terra’ nel 2011. Il sindaco Lazzerini presentera’ il progetto il prossimo 22 agosto.

”L’idea – spiega il sindaco – e’ la proposizione del tema della ‘Fortuna nel Gioco’: il gioco nel costume, nella storia, nell’attualita’, nella scienza e nella filosofia, nelle espressioni artistiche, nel cinema, nel teatro; il gioco nella formazione del bambino, il gioco nella famiglia. Con attenzione – precisa – a promuovere comportamenti corretti, in collaborazione con i soggetti e le istituzioni che si fanno promotrici di campagne per il gioco responsabile”. In attesa del festival, la sera del 22 a Bagnone, canti, balli e l’estrazione di (piccoli) premi per i partecipanti.

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