ROMA – Non solo Colonia, non solo Amburgo, Zurigo e Salisburgo. La Svezia si aggiunge alla lista di Paesi in cui diverse donne denunciano violenze e molestie subite la notte di Capodanno da gruppi di uomini.
Nel Paese scandinavo sono quindici le donne che hanno detto alla polizia di essere state circondate e palpeggiate da alcuni uomini la notte di San Silvestro in una piazza affollata di Kalmar. Per questi reati sono stati arrestati due ragazzi, uno di 15 e uno di 20 anni. Tra i sospettati ci sono anche due richiedenti asilo. Se il caso di Kalmar andrà come i precedenti, anche qui il numero di denunce è destinato a salire.
La notizia arriva proprio nel giorno in cui a Colonia viene reso noto che per le violenze di Capodanno sono state arrestate 31 persone, tra cui 18 richiedenti asilo. E questo quando la tensione tra i Paesi europei, in particolare quelli del Nord, è alle stelle proprio per la questione migranti, con diversi Paesi (tra cui la Svezia) che hanno deciso di chiudere le frontiere nonostante gli accordi di Schengen.
Il governo di Stoccolma ha reso noto oggi di aver esteso i controlli temporanei alle sue frontiere di un mese fino all’8 febbraio, sostenendo che “le condizioni nelle quali sono state prese queste decisioni ancora sono valide”. La Svezia ha reintrodotto i controlli alle frontiere a novembre ed il suo esempio è stato seguito dalla vicina Danimarca. Ma i due Paesi non sono gli unici: Austria, Germania e Francia da tempo hanno deciso di ripristinare i controlli alle frontiere.