Tabaccaio trova ladro in casa e lo uccide mentre scappa: “Mi sono difeso, c’era mio figlio…”

A Santopadre, in provincia di Frosinone, un tabaccaio di 58 anni ha trovato in casa un ladro e, una volta che quest’ultimo è scappato, gli ha sparato. “Mi sono soltanto difeso”, ha detto nella notte il tabaccaio di fronte ai carabinieri che lo hanno interrogato per ore in caserma.

Ora però saranno le perizie balistiche, l’incrocio delle testimonianze di chi era presente, la ricostruzione dell’esatta dinamica a dover stabilire se davvero si è trattato di legittima difesa o se invece ci sia stato un eccesso colposo. In questo caso la posizione giudiziaria di chi ha sparato sarebbe diversa. La vittima è un romeno di 39 anni, non era da solo, i suo complici sono riusciti a fuggire.

Il racconto del tabaccaio che ha ucciso il ladro

Così il tabaccaio ha ricostruito quanto accaduto a Frosinone: “Stavo tornando dal lavoro nella mia villetta con mio figlio e quando sono entrato in casa ho sentito dei rumori. Ho capito che c’era qualcuno al piano superiore e allora ho preso il fucile perché mi sono spaventato. Sono uscito di casa e mentre facevo il giro della villetta un uomo mi si è parato davanti. Impugnava una pistola, me l’ha puntata contro e a quel punto ho sparato”.

“Ma quando ha capito che in casa era entrato qualcuno, è uscito dalla porta finestra del piano superiore che consente di uscire, ed evidentemente voleva scappare, ma quando mi ha visto stava per fare fuoco e invece io ho sparato per difendermi”.

Le indagini

Saranno i carabinieri del comando provinciale di Frosinone guidati dal colonnello Alfonso Pannone e del reparto operativo, coordinati dal tenente colonnello Andrea Gavazzi a verificare se la ricostruzione fatta dal proprietario sia attendibile. Su questo si gioca l’esito dei primi accertamenti e dunque la decisione di denunciare Fiorelli, di disporne il fermo oppure lasciarlo libero, anche se si decidesse di contestare l’eccesso colposo di legittima difesa.

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