VENEZIA – Niente corone di fiori per i poliziotti caduti in servizio. Una circolare del Ministero a tutte le questure di Venezia e provincia ha imposto un taglio lineare che prevede una spesa massima per ogni tomba di 50 euro. Una normale corona di alloro ne costa almeno il triplo. Un messaggio inequivocabile: per questo 2 novembre scordatevi una commemorazione come si deve. La decisione è stata giudicata oltraggiosa dai sindacati di polizia. Tagliateci tutto, sembrano dire, ma non la memoria del sacrificio dei nostri colleghi, morti da eroi sul posto di lavoro. “Tutto ci saremmo aspettati, ma mai di arrivare a una simile situazione – dicono Francesco Lipari (Coisp) e Giordano Sartori (Silp) – questi uomini sono morti per la loro divisa e sulle tombe e sui cippi che ricordano il loro sacrificio non si depositerà neppure un fiore”. Sarà il ministro a spiegarlo alle vedove, agli orfani, ai tanti che hanno perso un amico, un parente?
Salta agli occhi che la gaffe dei tagli lineari, meglio dire alla cieca, è la spia di un disimpegno finanziario sempre più accentuato nei confronti del budget a disposizione delle forze dell’ordine. Ci sono meno soldi e risorse insufficienti per le dotazioni operative, auto, armi, radiotrasmittenti, palette, divise ecc. Per la manutenzione degli edifici, per la pulizia delle scale, per la mensa. E naturalmente una decurtazione sugli stipendi. Con quale ricaduta sulla sicurezza generale facilmente immaginabile.
Per tornare alle corone di fiori, è stato deciso di utilizzarne una per sola per la decina di lapidi presenti. Una tantum.