Tamara Pisnoli, ex moglie De Rossi, arrestata per sequestro imprenditore

Tamara Pisnoli, ex moglie De Rossi, arrestata per sequestro imprenditore
Tamara Pisnoli, ex moglie De Rossi, arrestata per sequestro imprenditore (foto Lapresse)

ROMA – Arrestata Tamara Pisnoli, ex moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi. La Pisnoli è tra le otto persone arrestate a Roma per la vicenda dell’ imprenditore romano sequestrato e seviziato. Scrive l’Ansa che le violenze sarebbero avvenute nel suo appartamento dell’Eur. La donna si trova ai domiciliari.

L’uomo, secondo l’accusa, era stato rapito nella speranza che pagasse i soldi che doveva restituire dopo aver chiesto un prestito. La vittima aveva denunciato che era in un bar dell’Eur quando è stato prelevato da alcune persone che lo hanno caricato in auto e portato in una casa dove per ore lo hanno picchiato e seviziato.

Scrive l’Ansa che Tamara, figlia di Massimo Pisnoli ucciso nel 2008 con un colpo di pistola alla schiena da alcuni suoi complici in alcune rapine messe a segno a Roma, in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia con impianti fotovoltaici, pagandola 80mila euro, ma poi sarebbe venuto meno il suo progetto d’impresa e quindi avrebbe preteso di riavere indietro i soldi con gli interessi (150mila euro).

Il sequestro risale alla sera del 17 luglio e la vittima ha avuto un referto medico di 30 giorni di prognosi per le fratture e le ferite. Gli investigatori hanno individuato anche altri due mandanti. Si tratta di due fratelli di 30 e 37 anni, entrambi con precedenti di polizia, che avevano precedentemente prestato 100mila euro alla vittima, applicando interessi usurai. Prima del sequestro, l’uomo avrebbe già pagato in 6 mesi oltre 340mila euro, ma i due fratelli pretendevano il pagamento di ulteriori 86mila euro.

La vittima, un imprenditore romano titolare di una società che opera nel settore dei fotovoltaici, è stato trattenuto per ore nell’abitazione. Gli aggressori lo avrebbero malmenato e seviziato con un coltello, procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto per indurlo a pagare.

L’uomo, rapinato dell’orologio e dei soldi che aveva con sé, fu rilasciato poi in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite riportate. I carabinieri hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un ‘recupero crediti per conto terzi’, inducendo in tal modo, con violenza e minacce, l’uomo a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male.

 

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie