Tampone di Natale in farmacia (15 euro). Va più del panettone. Molto più utile una FFP2

Tampone di Natale, battezzarlo così fa un po’ tristezza ma questa è la definizione corretta: un tampone veloce, rapido nel risultato, senza prenotazioni e file, magari da fare a casa dopo averlo comprato in farmacia. Un tampone antigenico da fare a se stessi e alla famiglia e da farsi tra famiglie in previsione del cenone del 24 e del pranzo del 25. Un tampone per sedersi da “negativi” al tavolo. Un tampone che è meglio di niente, ma che potrebbe dare molte false sicurezze e fasulle patenti di non contagiosità. Un tampone da ansia e da bisogno di certezza. Mossi dall’una e alla ricerca dell’altra si affollano le farmacie per acquistare uno scaccia ansia e qualcosa di certo a soli 15 euro.

Certezza però non c’è, solo probabilità

Il tampone rapido però certezza non dà, a meno che uno non voglia immaginarla. Il tampone rapido, per di più nella versione fai da te a casa, deve essere accreditato di una validità pari più o meno al 60 per cento delle probabilità. Il tampone antigenico effettuato presso laboratori e farmacie ha un tasso di errore stimato intorno al 30 per cento, quello fai da te deve scontare una quota maggiore di fallibilità. Infatti tampone antigenico rileva in generale alti tassi di replicazione virale, spesso non vede il contagio diciamo medio-basso. Un margine di errore tra il 30 e il 40 per cento non consente razionalmente di affidarsi al tampone rapido per sedersi con certezza ai tavoli delle feste di Natale. Prendereste, guidereste una macchina in cui il pedale del freno non funziona tre/quattro volte su dieci che frenate, vi sentireste sicuri alla guida o come passeggeri?

Il tampone rapido è un aiuto psicologico, perfino un atto di cortesia per se stessi, parenti e amici, una limitata misura di prevenzione. Ma appunto limitata e per nulla assoluta e risolutiva. La corsa al tampone di Natale non è però una moda, è una delle forme che di volta in volta prende la grande onda della ricerca di certezza. Uno dei problemi, anzi dramma sociale di questa pandemia è la costante divaricazione tra la realtà sempre complessa, contraddittoria, mobile e mutevole e le aspettative e i bisogni della psiche sociale che al contrario esige e pretende un mondo fatto di Sì e No, di On e Off…Un mondo che nella fisica, nella chimica, nella medicina, nella storia perfino non esiste. Ma esiste eccome nella testa della gente.

Una FFP2 sarebbe meglio

Una mascherina FFP2 sempre quando si è fuori casa, quando si va in bus e in  metro, quando si va a fare la spesa e shopping, quando si va al bar o al ristorante, quando si sta in mezzo alla gente. Una FFp2 indossata per davvero (a coprire il naso, gli umani respirano anche con quello ma moltissimi umani sembrano far fatica a concepirlo, sono quelli mascherina sotto il naso) dà molta più certezza di un tampone rapido. Indossarla sempre da adesso al 24 sera, se tutti i commensali per il 24 si tengono diligentemente una mascherina a protezione fino all’ora del cenone sarà di certo una serata più protetta di quanto possa essere quella sotto il segno del tampone.

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