Tamponi in aeroporto e isolamento fiduciario Tamponi in aeroporto e isolamento fiduciario

Tamponi in aeroporto per chi arriva da Paesi a rischio. Iran e Usa come il Bangladesh: stop ai voli

Mentre è stato imposto lo stop ai voli aerei provenienti dal Bangladesh, il governo studia il modo per contenere i rischi di contagio dall’estero.

Il ministro sta preparando – segnala La Repubblica – un’ordinanza che prevede il test in aeroporto per chi arriva da paesi a rischio, con i tamponi. 

Iran, dove ieri sono stati registrati 200 decessi in un giorno (si teme una seconda violenta ondata) e Usa osservati speciali.

Per i quali si pensa anche, come per il Bangladesh, al blocco dei voli. 

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di mantenere l’isolamento di due settimane per tutti coloro che arrivano da Paesi extra Schengen, nonostante le aperture Ue  a 13 Paesi extraeuropei.

Intanto negli aeroporti italiani si procederà alla somministrazione dei tamponi per chi arriva dai paesi a rischio.

Tamponi non test sierologici

Tamponi, dunque, e non test sierologici: perché i risultati sono più accurati nonostante i tempi più lunghi di attesa.

Che, tuttavia, si sono sensibilmente accorciati. Per cui il passeggero in transito “tamponato” dovrà attendere l’esito in una situazione “protetta”, per esempio in albergo.

In ogni caso, anche con esito negativo scatterà l’isolamento fiduciario per 14 giorni. Si pensa anche a un secondo tampone dopo 5 giorni, proprio per evitare di farsi sfuggire contagi in incubazione.

Resta il problema degli ingressi: dal Bangladesh si può arrivare in Italia facendo scalo in un’altra capitale europea.

Quanto all’isolamento fiduciario, come dire, non resta che fidarsi: l’isolamento coatto varrà solo in caso di positività. (fonte La Repubblica)

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