Tamponi coronavirus, come farli? A chi? Quando e perché? Le regole sono diverse da regione a regione. Scuola, alunni, genitori, lavoratori… Come orientarsi.
Le regole per effettuare i tamponi coronavirus cambiano da regione a regione. Regole fondamentali da sapere visto che in questo autunno molte persone dovranno farli. Scuole riaperte, molti uffici che riaprono, i test per il coronavirus saranno tanti.
Insomma, i tamponi dovranno farli gli studenti al primo sintomo di febbre. Dovranno farli i loro familiari e le persone che gli sono state accanto. Dovranno farli anche molti adulti, chi per ragioni di lavoro e chi perché manifesta i segni dell’influenza.
Repubblica pubblica un lungo vademecum per orientarsi da regione a regione. Tamponi coronavirus, come farli? Vediamo come funzionano e quali sono le regole nelle principali regioni italiane.
I tamponi coronavirus, come farli nel Lazio
Nel Lazio i tamponi si possono fare solo nelle strutture pubbliche della Asl o degli ospedali su ricetta del medico di base o su chiamata della Asl, in caso di contatto con un contagiato. I tamponi o test rapidi antigenici e sierologici si possono invece fare anche nei laboratori privati convenzionati. Bisogna attendere da 24 a 48 ore per il referto dei tamponi molecolari. Per i test rapidi, sierologici e antigenici, sono sufficienti 30 minuti sia nelle strutture pubbliche che private.
In media i costi vanno da 15 a 20 euro. Sono tre le possibilità per fare un tampone in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie: consultare il proprio medico di base, o attraverso la app Lazio Doctor per Covid, o chiamare il numero verde regionale 800-118800.
I tamponi coronavirus, come farli in Lombardia
Il tampone viene eseguito in tutti gli ospedali pubblici e privati convenzionati, e in moltissimi laboratori privati a pagamento. I tempi variano: nel caso del pubblico di solito il tampone viene fatto entro 48-72 ore dalla segnalazione da parte del medico di base o dell’Ats. I referti possono arrivare anche sei o sette giorni dopo il prelievo. Anche i costi per fare l’analisi sono variabili: nel caso del sistema pubblico, il paziente non paga niente. Nei laboratori privati, invece, si va da un minimo di 70 euro a oltre 120 euro.
Per accorciare i tempi la Regione dà la possibilità per le famiglie di far fare il test ai bambini senza prenotazione, in punti prelievi ad hoc, aperti dal lunedì al sabato dalle 9 alle 14. Necessario un modulo di autocertificazione, che deve essere vidimato dalla scuola o dal pediatra di famiglia a seconda dei casi.
I tamponi coronavirus in Piemonte
Nei centri privati il tampone costa 73 euro, i tempi di prenotazione al momento sono piuttosto rapidi, uno o due giorni, e il risultato arriva al massimo entro 48 ore. Anche nel pubblico si può fare il tampone a pagamento con una spesa di 51 euro. E’ sufficiente avere una dichiarazione del medico di famiglia che motiverà la richiesta. Anche in questo caso il risultato viene comunicato entro un giorno o al massimo in 48 ore.
Per le scuole ci sono hot spot della Protezione Civile dalle 10 alle 15 ogni giorno dal lunedì al sabato. I genitori possono accompagnare i figli su prescrizione dei pediatri o dei medici.
I tamponi in Liguria
Chi accusa sintomi deve rivolgersi al proprio medico, che poi deciderà se fare la richiesta di tampone alla Asl di riferimento (il numero verde regionale creato durante l’emergenza non è più attivo). Il test è gratuito. In Liguria ci sono anche lavboratori privati che effettuano tamponi antigenici rapidi (più veloci ed economici, ma meno sensibili) o molecolari. Nel primo caso i prezzi variano fra i 35 e i 50 euro, nel secondo fra gli 80 e 100 euro.
I tamponi in Toscana
La Toscana punta sui drive in per fare i tamponi con un nuovo sistema di prenotazione per ridurre le attese. Se c’è un caso sospetto perché ha dei sintomi di Covid, il pediatra fa la ricetta elettronica e il giorno dopo la Asl chiama per fissare l’appuntamento al drive in.
I tamponi in Campania
Asl e ospedali (pubblici) abilitati all’esecuzione dei tamponi. Come funziona la procedura? Se un paziente è sospetto si invia la scheda alla Asl via Pec, comunicando le notizie relative al soggetto e anche la motivazione per la quale si richiede il tampone. Le possibilità perché la richiesta sia presa in considerazione sono tre: essere stati a contatto con un positivo, presenza di sintomi fortemente sospetti, positività al test sierologico. A questo punto, la Asl recepisce la richiesta e manda entro 24 ore il team Usca a casa del paziente per il prelievo domiciliare. E il risultato, in genere, arriva entro un paio di giorni via-telefono al paziente.
I tamponi in Puglia
I tempi fare il tampone variano. Nei centri pubblici si va da poche ore fino a due-tre giorni. Per mettere in tasca il referto, invece, da qualche ora, se chi aspetta quel documento deve accedere a un ricovero programmato, fino a un paio di giorni (sempre che il test sia negativo).
I tamponi coronavirus, come farli in Emilia Romagna
Qui è possibile fare il tampone anche privatamente, a pagamento. Sul sito della Regione sono elencati 174 laboratori privati accreditati. Alcuni fanno solo il test sierologico, altri eseguono anche il tampone molecolare. Il costo per un tampone varia dagli 80 ai 130 euro, e i risultati del tampone fatto privatamente entrano comunque nel conteggio quotidiano di quelli fatti attraverso la sanità pubblica in regione. Il referto si aspetta 4-5 giorni.
I tamponi coronavirus in Sicilia
La prenotazione avviene solo telefonicamente, la richiesta è tanta quindi c’è una lista d’attesa, chi si prenota oggi può prendere appuntamento tra una decina di giorni. L’esame a pagamento costa 50 euro, sia in ospedale che nei privati autorizzati, con esito in giornata. (Fonte Repubblica)