MILANO – Con le accuse nei confronti di Angelo Giammario e' salito a 9 (su 80 membri) il numero degli indagati nel Consiglio regionale della Lombardia nel corso della legislatura attuale. Si tratta di episodi non collegati fra loro, frutto di differenti inchieste giudiziarie, ma che nel loro complesso hanno scatenato la polemica politica.
Appena ieri l'Aula si e' divisa sulla richiesta di dimissioni avanzata dalle minoranze nei confronti dello stesso presidente leghista Davide Boni, che e' accusato per un presunto giro di tangenti.
Prima di lui sono stati indagati per corruzione anche i due vicepresidenti del Consiglio regionali eletti a inizio legislatura e poi dimessisi, Filippo Penati (Pd) e Franco Nicoli Cristiani (Pdl), oltre al consigliere segretario Massimo Ponzoni (Pdl), arrestato invece per bancarotta fraudolenta. Risultato, 4 componenti su 5 iniziali dell'Ufficio di presidenza sono finiti sotto inchiesta.
Nelle fila del Pdl al Pirellone dal 2010 sono stati indagati anche Gianluca Rinaldin (corruzione) e Nicole Minetti (nel caso Ruby, per favoreggiamento della prostituzione). Nella Lega sono invece stati accusati gli assessori Daniele Belotti, in una inchiesta sul tifo violento a Bergamo, e Monica Rizzi, per un presunto dossieraggio ai danni di avversari interni al partito.