Tarantini: "Accordo con il magistrato per evitare la galera"

BARI, 9 SET – Tra Gianpaolo Tarantini e l'ex pm della procura di Bari Giuseppe Scelsi, uno dei titolari, all'epoca, dell'inchiesta sulle escort, ci sarebbe stato un tacito accordo: se l'imprenditore avesse parlato, il magistrato non lo avrebbe fatto arrestare. E' quanto ha dichiarato Tarantini nell'interrogatorio di garanzia del 3 settembre scorso al gip del Tribunale di Napoli Amelia Primavera e ai pm napoletani Francesco Curcio e Henry John Woodcock.

Tutto parte dal patteggiamento della pena, da parte di Tarantini, per il passaggio di cocaina. ''Ma io non l'ho fatta la richiesta di patteggiamento!'' replica Tarantini al gip che gli fa presente che lui prima lo aveva chiesto e poi avrebbe cambiato idea. ''Io la richiesta di patteggiamento l'ho fatta a luglio 2009, prima che scoppiasse tutto il casino mio! Prima che fossi arrestato…Perche' c'era un accordo – voi lo sapete, siete magistrati! – tra me e Scelsi, tra i miei avvocati e il dottor Scelsi che era: io parlo e non mi arrestate, questo era l'accordo! E patteggia tutto, Tarantini patteggia tutto ed abbiamo finito. Scelsi dice di si', poi non so per quale motivo, a fine luglio 2009 questa posizione di Scelsi viene assolutamente superata, mi arrestano…Anzi mi arresta Laudati, non mi arresta Scelsi (magari!)''.

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