NAPOLI, 3 SET – ''Avevo timore che una mia eventuale uscita dal processo avrebbe potuto determinare una caduta di attenzione da parte del presidente per le mie vicende''. Cosi' l'imprenditore Gianpaolo Tarantini nel suo memoriale spiega un suo colloquio con Lavitola durante il quale disse di non essere d'accordo con l'ipotesi di patteggiamento che gli era stata prospettata in relazione al processo di Bari sulle escort.
''Mi rendo conto – aggiunge l'imprenditore – della puerilita' del mio agire, avendo in quel momento anche dubitato della spontaneita' e generosita' del presidente, pero' occorre sottolineare che all'epoca io ero ancora in attesa del finanziamento di 500mila euro che mi era stato promesso''.
Libia: Globe and Mail, a luglio Cina offrì armi a Gheddafi
ROMA, 3 SET – Nei mesi finali del regime di Gheddafi la Cina avrebbe offerto di vendere grossi…