ROMA – Erano agli arresti domiciliari ma… percepivano il reddito di cittadinanza. Per questo cinque persone sono state denunciate dai carabinieri di Taranto. Si tratta di 4 uomini e una donna di età compresa tra i 20 e i 58 anni, tutti residenti a Taranto e con precedenti penali, che all’atto della compilazione della domanda per l’ottenimento del reddito di cittadinanza, come scrive l’Ansa, avevano omesso di dichiarare di essere sottoposti agli arresti domiciliari (situazione ostativa all’accoglimento della domanda stessa), oppure avevano omesso di comunicare l’applicazione di tale misura mentre già beneficiavano del bonus, percependo indebitamente somme comprese tra i 1000 e i 3500 euro ciascuno. I 5 sono stati denunciati per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e segnalati all’Inps per la revoca del beneficio.
Elvira Savino (Forza Italia): “Il reddito di cittadinanza ai delinquenti è uno scempio”.
“Il reddito di cittadinanza ai delinquenti – dice la deputata di Forza Italia Elvira Savino – è uno scempio e dimostra quanto propagandistica sia questa misura voluta dai Cinquestelle e confermata da tutti i partiti del Governo Conte. A Taranto, cittadini e lavoratori aspettano ancora risposte sul futuro dell’ex Ilva, sulla tutela della salute e dell’ambiente. Nel frattempo cinque persone, 4 uomini ed 1 donna, residenti a Taranto, con precedenti penali e agli arresti domiciliari, percepivano il reddito di cittadinanza. Grazie ai Carabinieri che hanno smascherato questa truffa! Il Governo, con le risorse di cui dispone, dovrebbe preoccuparsi di aiutare imprese e lavoratori, specie al Sud”.
Fonte: Ansa.