Taranto, gas radon nelle scuole del rione Tamburi, vicino ad Ilva Taranto, gas radon nelle scuole del rione Tamburi, vicino ad Ilva

Taranto, gas radioattivo e cancerogeno nelle scuole del rione Tamburi, vicino ad Ilva

Taranto, gas radon nelle scuole del rione Tamburi, vicino ad Ilva
Taranto, gas radon nelle scuole del rione Tamburi, vicino ad Ilva (Foto Ansa del sit in dei residenti)

TARANTO  –  Proteste dei cittadini del rione Tamburi di Taranto martedì 11 settembre: un gruppo di residenti ha tenuto un sit-in davanti alla scuola Vico-De Carolis per chiedere chiarimenti dopo che otto aule di tre plessi scolastici del quartiere sono state interdette per il rilevamento, da parte dell’agenzia regionale per l’ Ambiente (Arpa Puglia), di gas radon, gas radioattivo che può risultare cancerogeno se inalato.

In una intervista rilasciata al Tgnorba, il direttore regionale dell’Agenzia per la protezione ambientale, Vito Bruno, ha dichiarato che, come da procedura, lo scorso 13 luglio Arpa, dopo un anno di monitoraggio su radon, ha allertato il Dirigente Scolastico di competenza, il quale a sua volta ne ha inviato comunicazione al Comune e Asl.

Ma genitori e abitanti del quartiere a ridosso dello stabilimento Ilva lo hanno appreso lunedì sera ed ora chiedono garanzie. Anche altre 18 aule sono considerate a rischio. “Ci sono casi in cui i superamenti – ha spiegato Bruno all’emittente televisiva – sono piuttosto significativi, in particolare in 8 aule, e altri dove il superamento sussiste ma non è altrettanto significativo. Comunque il superamento prevede comunque interventi finalizzati al risanamento”.

I cittadini si attendono risposte dalle istituzioni competenti. “Noi ci chiediamo – sottolinea Celeste Fortunato, portavoce del movimento Tamburi Combattenti – cosa hanno respirato i nostri figli lo scorso anno scolastico, l’entità del danno, se esistono metodi di precauzione. Ma anche, in che condizioni inizierà l’imminente anno scolastico e come verranno tutelati in nostri figli. È sufficiente chiudere solo alcune aule dal momento che il problema sussiste anche in altre? Ci è stato consigliato di rivolgerci a degli ingegneri mentre abbiamo già provveduto a chiedere un incontro urgente ad Arpa e Asl prima che inizi l’anno scolastico”.

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