TARANTO – A tre anni dalla sua fermata, è stato rimesso in marcia all’Ilva di Taranto l’altoforno numero 4, che segna la ripresa quasi a regime della produzione. In una breve cerimonia, dopo la benedizione impartita dall’arcivescovo di Taranto mons. Benigno Luigi Papa, sono stati il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, e il presidente della Provincia, Gianni Florido, a premere simbolicamente il pulsante di avvio dell’impianto.
Alla cerimonia era presente anche Emilio Riva, presidente del Gruppo Riva Fire, che ha evidenziato gli sforzi compiuti dall’azienda pur in un momento di crisi del settore dell’acciaio. ”Abbiamo investito 240 milioni di euro – ha sottolineato Riva – ma oggi possiamo dire di avere uno degli impianti piu’ all’avanguardia a livello mondiale”.
Con la messa in esercizio di questo impianto, lo stabilimento Ilva di Taranto tornerà a marciare con quattro altoforni verso la piena capacità produttiva. ”L’altoforno 4 – ha commentato il direttore dello stabilimento, Luigi Capogrosso – risponde alle migliori tecniche disponibili. Il completo rifacimento dell’impianto garantisce un notevole risparmio energetico, un minor utilizzo di coke e fossili, oltre alla riduzione complessiva degli impatti ambientali. Oggi sono tre gli altoforni con meno di dieci anni di vita – ha concluso Capogrosso – a dimostrazione del livello di avanguardia tecnologica raggiunto in questi anni e di come l’azienda abbia investito per il futuro dello stabilimento”.