VITERBO – Arsenico nell’acqua anche a Tarquinia (Viterbo), è ufficiale: il sindaco Mauro Mazzola ha emesso oggi l’ordinanza che, dal primo gennaio, sancisce la non potabilità dell’acqua a causa della presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi/litro, e ne vieta l’uso per scopi alimentari, per cucinare e per lavarsi i denti. Dall’ordinanza è esclusa Tarquinia Lido, dove la quantità d’arsenico rientra nei limiti fissati dalla legge.
Tarquinia, 17 mila abitanti, è solo il primo dei 34 comuni della Tuscia, per un totale di circa 150 mila abitanti, ad emettere l’ordinanza di non potabilità. Entro il 31 dicembre la volta degli altri paesi. L’acqua sarà out anche in alcune zone del Viterbo.
Il sindaco di Tarquinia Mazzola ha reso noto che il comune ha stanziato 450 mila euro per acquistare un dearsenificatore e istallarlo nell’acquedotto cittadino. I lavori dovrebbero essere ultimati entro il prossimo febbraio.
Negli altri comuni, invece, l’emergenza idrica è destinata a durare almeno fino alla fine di giugno. I sindaci dovrebbero garantire almeno 6 litri di acqua potabile al giorno ad ogni residente, ma, secondo quanto si è appreso, quasi nessun comune avrebbe a disposizione le risorse e i mezzi tecnici per garantire l’approvvigionamento. Il rischio, come hanno sottolineato più volte gli ambientalisti, e che la gente, soprattutto i meno abbienti, violino il divieto, con gravi rischi per la loro salute.