Taser ai poliziotti italiani: che fine ha fatto? Intanto altri 2 agenti aggrediti durante controllo

Che fine ha fatto il taser che sarebbe essere dovuto dare in dotazione ai poliziotti italiani? Un dibattito che si riaccende dopo un’altra aggressione ai danni di due agenti. Entrambi sono finiti in ospedale con delle ferite lievi al volto, ma adesso ci si chiede se magari avendo il taser in dotazione certi episodi potrebbero essere evitati, specialmente durante i controllo.

Che fine ha fatto il taser ai poliziotti italiani

Perché i poliziotti italiani non possono avere il taser? La sperimentazione era stata già fatta in dodici città italiane, tra settembre 2018 e giugno 2019. Poi il Consiglio dei ministri aveva approvato un regolamento che modifica le norme sui criteri per la determinazione di armamento e munizioni. “Nell’ottica di un generale ammodernamento adeguato alle esigenze operative attuali”, si leggeva sul sito del Viminale. Come ricorda Today, il testo avrebbe dovuto superare il vaglio del Consiglio di Stato per poi tornare in Cdm per l’approvazione definitiva, ma se ne sono perse le tracce.

Poi a febbraio scorso, il Ministero dell’Interno pubblica una nota in cui fa sapere che “che sono in corso le procedure di gara per l’acquisizione dell’arma ad impulsi elettrici (taser) per le esigenze delle Forze di polizia. E’ volontà dell’amministrazione della Pubblica sicurezza portare a conclusione la procedura non appena sarà verificata la rispondenza degli apparecchi ai requisiti tecnici richiesti. 

Il sindacato chiede subito il taser

Dopo gli ultimi fatti di cronaca il taser il sindacato Sap chiede immediatamente il taser per gli agenti. Tramite il segretario provinciale bolognese Tonino Guglielmi spiega: “Ancora una volta, questi feriti si potevano e si dovevano evitare, bastava il Taser. Invece per motivi prettamente ideologici, alle forze di polizia viene impedito l’utilizzo del fondamentale strumento di non violenza. Strumento che potrebbero, o meglio dovrebbero, avere già in dotazione da tempo. Non si può pensare che si possa continuare a ignorare le reali necessità di una polizia moderna e democratica, che si vuole sempre più umana e vicina alle persone. Deve però essere dotata di adeguati strumenti per poter reagire alle aggressioni sia nella tutela dei poliziotti che nel rispetto delle persone. Come già accade nelle polizie democratiche in tutto il mondo”. 

 

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