Taser ai poliziotti, perché no? Forse si sarebbe evitato il tunisino morto a Empoli

Taser ai poliziotti, perché no? Sap: Forse si sarebbe evitato il tunisino morto a Empoli
Taser ai poliziotti, perché no? Forse si sarebbe evitato il tunisino morto a Empoli (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Il taser serve ai poliziotti e con il taser si sarebbe evitata una morte come quella del tunisino di Empoli. E’ l’opinione degli stessi agenti, rappresentati da Stefano Paoloni, segretario generale del sindacato autonomo di Polizia. L’utilizzo del taser eviterebbe l’utilizzo della forza per bloccare persone pericolose o che reagiscono male davanti alla divisa.

Queste le parole di Paoloni: “Torniamo ancora una volta a ribadire quanto sia essenziale la dotazione di taser e telecamere per gli uomini in divisa operativi su strada. Sono strumenti necessari per la tutela e la trasparenza. Con il taser, soggetti che danno in escandescenze, possono essere bloccati evitando il contatto fisico. Con questo strumento non letale, che chiediamo a gran voce, si tutela sia il poliziotto che il fermato. Le telecamere sono altrettanto importanti, perché dissipano ogni dubbio sulla genuinità dell’intervento, fungendo da testimonianza importantissima, soprattutto in casi come questo, dove si registra un tragico epilogo”.

“Un altro aspetto importante – conclude il segretario del Sap – è la natura dell’intervento. Quando viene allertato il personale medico a causa dello stato di alterazione del soggetto, l’intervento non deve essere più di polizia, ma di natura sanitaria, in cui gli agenti devono essere deputati a fornire semplicemente ausilio e supporto. Ci auguriamo che sia fatta quanto prima chiarezza sull’accaduto e che nessuno strumentalizzi la vicenda, come avvenuto in passato in casi analoghi”.

Gestione cookie