ROMA – Parte in Italia la sperimentazione del taser, la pistola elettrica che sarà data in dotazione alle forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato il decreto autorizzativo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Si comincia in 11 città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.
La sperimentazione sarà affidata alla polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza. Trenta i dispositivi da acquistare, per ora. Dal Viminale sottolineano che la fase sperimentale seguirà un disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto e sulla base del quale saranno formati le donne e gli uomini delle forze dell’ordine coinvolti nella prima fase di utilizzo.
Non tutti gli equipaggi di carabinieri e polizia avranno la nuova arma. Al Nucleo Radiomobile, il taser verrà dato solo ai capi pattuglia di due equipaggi.
In caso di necessità, il carabiniere dovrà estrarre l’arma e mostrarlo alla persona (il modello scelto è giallo proprio per essere più evidente). Solo a quel punto il militare potrà accendere un piccolo raggio elettrico di avvertimento. Se il sospetto non dovesse buttare la sua arma, il carabiniere potrà sparare i due piccoli dardi che rilasciano una scarica elettrica di 5 secondi, in grado di provocare contrazioni involontarie che immobilizzano un uomo. Ma subito dopo dovrà chiamare una ambulanza. Uno dei rischi del taser è infatti che chi è colpito abbia un arresto cardiaco, anche se su questo punto non esistono evidenze scientifiche univoche.
Ad oggi il taser è in dotazione alle forze di polizia di 107 Paesi, a cominciare da Stati Uniti, Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e, in Europa, Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.