Tassista aggredito a Milano, le due testimoni: “E’ stata Stefania a colpire per pirma”

Stefania Citterio è stata la prima a colpire il tassista milanese Luca Massari. Lo sostengono le due testimoni che hanno rotto ieri il muro di omertà che circondava l’aggressioneavvenuta domenica 10 ottobre nella periferia di Milano.

La due donne sono andate spontaneamente in questura per dare la loro testimonianza.  Hanno confermato la versione di altre cinque persone che avevano assistito alla scena: la prima a colpire è stata Stefania, solo in un secondo momento, sono arrivati il fratello Piero Citterio e il fidanzato Morris  Ciavarella, il primo ad essere identificato e arrestato.

Secondo quanto riportato dal pm nel provvedimento di fermo per i fratelli Citterio, subito dopo l’investimento del cane tre donne hanno affrontato il tassista: le sorelle Stefania ed Elisabetta Citterio e la loro amica Sara Panebianco, la proprietaria del cocker. Solo Stefania però è passata dalle parole alle mani.

Richiamati dalle urla delle donne sono arrivati Pietro Citterio e Morris Ciavarella, che hanno continuato a picchiare il tassista. Un pestaggio di pochi minuti, che però è bastato a ridurre in fin di vita Massari.

Ciavarella ha ammesso di aver preso tra le braccia la testa di Massari e di avergli dato una ginocchiata in faccia, al punto da rompergli i denti.

Dopo il pestaggio gli uomini sono scappati. Solo le donne sono rimaste accanto al corpo dell’uomo. Quando gli agenti sono arrivati, si sono trovati davanti “un clima desolante di omertà, giustificabile solo dalla fama di violenza che gli aggressori hanno nel quartiere”.

Un muro di omertà che però sta iniziando a sgretolarsi.

Gestione cookie