Tassista “si sente solo” e sequestra per un’ora una cliente

Pubblicato il 27 Febbraio 2016 - 07:27 OLTRE 6 MESI FA
Tassista "si sente solo": sequestra per un'ora una cliente

Tassista “si sente solo”: sequestra per un’ora una cliente (foto Ansa)

TRIESTE – Una trentenne di Trieste, lo scorso luglio ha vissuto un‘esperienza da brivido. Salita a bordo di un taxi, la giovane donna è stata portata in giro per più di un’ora da un tassista, Davide Prelessi, di 55 anni. La ragazza ha denunciato l’uomo per sequestro di persona, il conducente si è difeso spiegando che la richiesta di fare un tragitto diverso era partita dalla passeggera. La vicenda, ricostruita dal Gazzettino, è accaduta lo scorso luglio.

“Esperienza da brivido quella vissuta da una trentenne che ha denunciato un tassista di 55 anni, Davide Prelessi, per averla sequestrata a bordo per più di un’ora non portandola subito a destinazione ma allungando il tragitto bisognoso di compagnia fermandosi in una zona buia per scambiare quattro chiacchiere. La vicenda è approdata in Tribunale:  il Pubblico ministeroPietro Montrone ha accusato il tassista di sequestro di persona. E’ stato rinviato a giudizio dal gip Luigi Dainotti”.

“La disavventura risale a luglio dello scorso anno. La giovane aveva chiamato un taxi alle 4 del mattino ma a recuperarla è arrivata un’auto pubblica, una Volkswagen Touran. Il conducente ha fatto salire la donna davanti a causa dell’elevata temperatura all’interno della vettura. A quel punto è iniziata la confessione dell’uomo che le ha confidato di sentirsi solo. La donna si è accorta che il tragitto non era quello previsto, lo ha fatto notare al tassista che le ha risposto di voler fare un giro per la cittàper avere compagnia. Nonostante la giovane ripetesse di voler tornare a casa, l’uomo ha continuato la corsa notturna”.

“Terrorizzata, la giovane ha pensato di scappare ma temeva la reazione aggressiva del conducente. La donna ha anche accettato una sigaretta per assecondarlo mentre il tassista ripeteva che non voleva farle del male. Alla fine l’ha riaccompagnata a casa. Diversa la versione del conducente che ha spiegato che la richiesta di fare un tragitto diverso era partita dalla passeggera. L’udienza si svolgerà l’11 novembre”.