Tav. I manifestanti: “Non c’erano black bloc, ci siamo difesi”

CHIOMONTE (TORINO) – In Valle di Susa alla manifestazione di ieri ”non c’erano black bloc, ma solo persone, in grandissima parte della Valle di Susa, che si erano equipaggiati con caschetti e maschere antigas per difendersi dopo quello che era successo lunedì. Ma erano tutti a mani pulite”. Maurizio Piccione, esponente di uno dei movimenti No Tav, ha esordito cosi’, nella ricostruzione della giornata di ieri, in un’affollata conferenza stampa tenuta al nuovo presidio No Tav vicino al cantiere della Torino-Lione.

”Dopo che le forze dell’ordine ci hanno aggredito a colpi di lacrimogeni, pietre e getti di idranti – ha proseguito Piccione – ci siamo difesi come abbiamo potuto, non ci e’ rimasto altro da fare che continuare a difenderci”. Per Lele Rizzo, un altro dei portavoce del movimento No Tav, ”ieri e’ stato compiuto uno dei passaggi più’ alti della storia politica italiana. Il nostro modo di agire e’ – ha detto – quello della resistenza popolare”.

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