MILANO – Prendi 3, paghi 2. Tavor in offerta alla Farmacia Internazionale di piazza Bolivar a Milano. Questa la provocazione del dottore Paolo Gradnik, ex presidente di Federfarma lombarda, che sconta del 33 per cento un farmaco come il Tavor che cura crisi d’ansia ed insonnia negli anziani, ma dagli effetti collaterali pericolosi.
Il Tavor infatti può provocare depressioni, amnesie ed istinti suicidi. La vicenda è riportata dal Corriere della Sera. Gradnik ha detto: “Personalmente non condivido la mia scelta, ma mi rimetto al giudizio degli italiani: sono un disgraziato che avvelena i suoi clienti o un eroe che salva l’Italia come dice il premier?”.
La scelta di Gradnik è plateale, ma l’effetto è chiaro: come hanno reagito le persone allo stile di liberalizzazioni sui farmaci di Mario Monti? Il Corriere riporta le reazioni dei passanti, che davanti al cartello in vetrina a piazza Bolivar affermano: “Non sapevo si potessero far sconti sugli ansiolitici”, “Ma dove andremo a finire” e ancora “Mario Monti ha fatto un bel casino”. Insomma Gradnik sembra aver raggiunto il suo obiettivo: “È un’operazione vistosa, lo riconosco. Non credo che il mio professore di Farmacologia la approverebbe. Nemmeno io, d’altronde. Tuttavia, visto che i farmaci ora sono da trattare come qualsiasi altra merce, così sia…”.
La provocazione mette in evidenza che forse, il testo proposto sulla liberalizzazione dei farmaci dal governo di Mario Monti, non era così ben studiato come si credeva. Non stupisce allora che l’emendamento del decreto delle liberalizzazioni sui farmaci sia stato respinto ed ora il governo sia impegnato nella scrittura di un nuovo testo.