Taxi, revocato lo sciopero del 20 e 21 luglio “per la crisi del governo”. Il sindacato: “In attesa di sviluppi”

E’ stato revocato lo sciopero dei taxi inizialmente organizzato per il 20 e il 21 luglio. L’assemblea nazionale dei sindacati dei tassisti, infatti, ha deciso di revocare l’agitazione a causa della crisi di governo.

Il comunicato dei sindacati

“La conclamata crisi di governo in atto, con la quale risultano interrotti i lavori del parlamento ed in particolare della Commissione industria della Camera dei Deputati, dove dovrebbe essere affrontata la questione della riforma del comparto taxi – spigano i sindacati – si è ritenuto opportuno revocare il fermo nazionale del servizio. In attesa di sviluppi relativi all’attuale situazione di crisi i rappresentanti del comparto torneranno a riunirsi nei prossimi giorni, al fine di mantenere alto il livello di attenzione sull’approvazione dell’articolo 10 del Ddl concorrenza, e valutare eventuali nuove forme di protesta con la proclamazione di un nuovo sciopero”.

Le richieste

“Non siamo intenzionati – concludono i sindacati – a concedere alcuna delega in bianco a nessun governo, per intervenire sul comparto e per noi l’unica strada percorribile è quella dello stralcio dell’articolo 10, tanto più alla luce delle numerose e vergognose commistioni che stanno emergendo grazie all’inchiesta Uber Files, tra ambienti istituzionali e strutture di pressione di vario tipo, studi professionali, uomini d’affari, think tank pseudo liberali, affinché le norme del comparto taxi, vengano riscritte in favore della potente multinazionale americana”.

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