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Terni, Antonella Montagnoli invalida e rifiuta la pensione per continuare a insegnare

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Terni, Antonella Montagnoli rifiuta la pensione per continuare a insegnare

TERNI – Ha rifiutato la pensione per continuare a insegnare. Antonella Montagnoli, docente della scuola primaria Le Grazie di Terni, è invalida al 100 per cento e potrebbe beneficiare della legge 104, ma non ne ha mai usufruito. La Montagnoli avrebbe potuto accedere alla pensione anticipata, racconta il preside Fabrizio Canolla, ma ha scelto di rimanere insieme ai suoi studenti.

Simona Maggi sul quotidiano Il Corriere dell’Umbria scrive l’impegno e la passione di Antonella, segnata dalla poliomielite e che ha difficoltà di deambulazione, sono tali da aver scelto di continuare a lavorare. A raccontare la dedizione dell’insegnante di Terni per il suo lavoro è il suo preside, Canolla, che l’ha elogiata:

“In un periodo in cui i mass media riportano fatti di cronaca – spiega Canolla – relativi ai cosiddetti ‘furbetti del cartellino’ o ad abusi relativi ai benefici della legge 104/92, ho voluto citare il caso della mia docente, che vorrei ringraziare pubblicamente. Si tratta appunto di Antonella Montagnoli, 62 anni, insegnante di scuola primaria da circa 35 anni, la quale, seppur invalida al cento per cento non ha mai fatto assenze per malattia né usufruito dei benefici di legge. La signora, già segnata dalla poliomelite, vedova e con un figlio che lavora fuori regione, vive da sola, ed ogni mattina raggiunge con anticipo il luogo di lavoro: la scuola primaria ‘Le Grazie’, pur tra mille difficoltà”.

Una insegnante di altri tempi che davanti a tutto mette la scuola e i suoi studenti. “Pur potendo accedere alla pensione anticipatamente, – conclude Canolla – non ha alcuna intenzione di farlo, perché vuole rendersi utile e mettere a disposizione degli alunni il suo considerevole bagaglio di esperienza didattica ed educativa. Il caso in questione è solo uno dei tanti in cui, docenti con gravi problemi di salute, quotidianamente e in silenzio, svolgono il proprio lavoro con una passione e una dedizione che superano il sacrificio richiesto, senza lamentarsi, senza suscitare clamori e senza pretendere alcun privilegio. Mi preme sottolineare che i docenti come Antonella sono la maggior parte, ed è anche grazie a loro che la scuola italiana va avanti”.

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