X

Terni-Narni, ammanchi in Curia. Arrestati 3 tecnici: “Turbativa d’asta e truffa”

di Daniela Lauria |17 Luglio 2013 10:03

Il duomo di Terni

TERNI – Due tecnici della Curia di Terni e uno del comune di Narni sono stati arrestati mercoledì mattina dalla squadra mobile di Terni e dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Nei loro confronti si ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla truffa. I pm indagano sugli ammanchi alla Curia di Terni e su presunte irregolarità nella gara per la vendita del Castello di San Girolamo di Narni.

I tre arrestati sono Luca Galletti, direttore dell’ufficio tecnico della Curia di Terni, Narni, Amelia, e presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero; Paolo Zappella, già economo della Curia di Terni, e Antonio Zitti, dirigente del comune di Narni.

C’è un presunto ammanco milionario della diocesi di Terni, che supererebbe i 15 milioni di euro, da tempo all’attenzione della procura, che indaga su diverse operazioni immobiliari compiute negli anni anche da società collegate alla curia stessa.

Nel marzo scorso sette avvisi di garanzia erano stati inviati dal pm Elisabetta Massini ad altrettante persone, tra cui i tre arrestati di oggi, proprio per la questione della vendita del castello di San Girolamo, avvenuta tra il 2010 e il 2011. Uno dei filoni dell’intera inchiesta sugli ammanchi nella casse della curia, che aveva coinvolto anche alcuni professionisti locali. Secondo la procura ci sarebbe stato infatti un giro di società immobiliari riconducibili a imprenditori o personaggi che gravitano intorno alla Curia che avrebbero lucrato sui conti della diocesi con diverse operazioni immobiliari. Galletti e Zappelli si erano poi dimessi dal loro incarico.

Alla gara per la vendita del castello di Narni partecipò, senza aggiudicarsela, una associazione temporanea di imprese della quale era capofila l’istituto diocesano per il sostentamento del Clero della Curia di Terni.

Scelti per te