Terremoto all'Aquila,Traversi a Cavaliere: "Incassiamo e spariamo"

L'AQUILA, 22 SET – ''Queste sono operazioni corsare, noi incassiamo e spariamo''. Così il sessantaduenne dipendente della presidenza del Consiglio dei ministri Fabrizio Traversi si rivolge al trentaseienne medico aquilano Gianfranco Cavaliere in una conversazione nell'auto di quest'ultimo, dove era stata sistemata una cimice, intercettata dai carabinieri del Noe e trascritta nell'ordinanza del Gip, Marco Billi, che ha recepito la richiesta di arresti domiciliari presentata dal pm Antonietta Picardi.

In diverse intercettazioni telefoniche Traversi, con più interlocutori, ribadisce ''i soldi sono i miei perché sono di Palazzo Chigi''.

Ma c'è di più: Traversi che appare il regista del sistema, sempre al telefono e negli altri dibattiti registrati, si vanta di aver fatto analoghe operazioni in occasione dei terremoti nel Molise e nelle Marche.

Nelle intercettazioni che compaiono nelle 150 pagine della ordinanza i due millantano conoscenze politiche di livello nazionale oltre all'appartenenza a logge massoniche, tra cui il Grande Oriente d'Italia. Questo per fare presa sugli interlocutori, soprattutto sui sindaci protagonisti della presentazione dei progetti e delle istanze di finanziamento.

Non a caso, ai due viene contestato il reato di millantato credito, oltre al tentativo di truffa ai danni dello stato e tentativo di estorsione. A Traversi è stato contestato anche il peculato.

Nell'ordinanza, il Gip, nell'indicare le istituzioni offese, tra cui la Regione Abruzzo e il commissariato per la ricostruzione, conclude che si ritiene che ''parti offese sia tutta la popolazione dell'area del cratere''.

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