Terremoto Centro Italia: 247 morti. La terra trema ancora, 100 scosse nella notte

Terremoto Centro Italia: 247 morti. La terra trema ancora, 100 scosse nella notte
Terremoto Centro Italia: 247 morti. La terra trema ancora, 100 scosse nella notte

RIETI – Almeno 247 morti. Continua drammaticamente a salire il bilancio delle vittime del devastante terremoto di magnitudo 6 che ha colpito il Centro Italia alle 3.36 del 24 agosto. Ne dà la triste conferma il Dipartimento della Protezione civile, in base ai dati forniti dalle prefetture di Rieti e Ascoli Piceno. In particolare si contano 190 morti nel Reatino, quasi tutti ad Amatrice e 57 nell’Ascolano.

Tra le vittime molti bambini, ed il bilancio è destinato ad aggravarsi, i soccorritori continuano infatti ad estrarre corpi dalle macerie delle case. Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto sono state praticamente rase al suolo dalle scosse: la prima, fortissima, alle 3.34 nella notte di mercoledì, le altre di intensità minore ma sempre devastanti, fino all’alba. Poi lo sciame sismico, più di 300 eventi nell’arco di 24 ore, ha continuato a gettare nel panico la popolazione. Solo questa notte vi sono state altre 60 scosse, la più forte del 4,5 alle 5.17.  E ora si teme che il numero delle vittime possa superare quello del tragico terremoto dell’Aquila del 2009.

Ma la terra continua a tremare. Solo dalla mezzanotte se ne sono registrate oltre 60 di magnitudo 2 o superiore: una di 3.8 all’1:22, con epicentro vicino Accumoli e Cittareale (Rieti). Due minuti dopo, una di magnitudo 3.4 si è verificata tra Accumoli e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno).  Una nuova scossa di terremoto poi di magnitudo 4.5 è avvenuta alle 5:17 di mattina con epicentro tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione nei territori di Marche e Lazio.    Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a circa 10 km di profondità.

“Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti”, ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).     Oltre la metà delle scosse avvenute nella notte hanno colpito la zona di Rieti, con una cinquantina di terremoti di magnitudo compresa fra 2 e 3. “Al momento – ha osservato il sismologo – la situazione si sta evolvendo in modo tale da indicare che la porzione di crosta terrestre più interessata è quella compresa fra Amatrice a Sud e Norcia a Nord”.

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