Terremoto centro Italia, scossa di magnitudo 4.1 tra Norcia e Arquata: paura e gente in strada

Terremoto, scossa di magnitudo 4.1 fa tremare Norcia: gente in strada
Un sismografo (foto ANSA)

ROMA – Paura nelle zone dell’Italia centrale colpite dai devastanti terremoti del 2016 e del 2017 per una scossa di magnitudo 4,1. Poco dopo le 2 di notte, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato il sisma a una profondità di 8 km con epicentro a 4 km da Norcia, in provincia di Perugia, a 13 km da Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno e 14 da Accumuli, vicino a Rieti. Il sisma è stato seguito dopo pochi muniti da due repliche di magnitudo 3,2 e 2 nella stessa zona ed era stato preceduto da altre quattro scosse di magnitudo comprese tra 2.8 e 2 con epicentro invece vicino Trevi (Perugia). 

Ad Amatrice, Accumoli e Cittareale, comuni del Reatino colpiti dal sisma dell’agosto 2016, molte persone si sono riversate in strada. Nessun danno è stato rilevato o segnalato dai vigili del fuoco. Diverse sono state comunque le telefonate giunte ai vigili del fuoco da persone che chiedevano informazioni.

Nei comuni terremotati la gente è uscita anche dai moduli provvisori antisismici. La scossa più forte è stata avvertita distintamente fino a Viterbo e Pescara, e nei quartieri più a nord di Roma e nelle Marche ad Ascoli Piceno, Macerata e Ancona. La zona dell’epicentro è la stessa della sequenza sismica iniziata tre anni fa, tra il Monte Vettore e il Monte Bove e già negli ultimi mesi aveva registrato lievi scosse che gli esperti collegano sempre a quel terremoto. 

Gli abitanti di Norcia: “E’ una storia senza fine”

“È una storia senza fine, a livello psicologico queste scosse ci devastano”: è il commento di Gianni Coccia, agricoltore e animatore della comunità di Castelluccio di Norcia dopo il nuovo terremoto. “Eravamo da poco andati a dormire quando la terra ha di nuovo tremato – ha raccontato – e ti torna in mente tutto quello che hai vissuto in questi ultimi tre anni e ti chiedi: ma chi me lo fa fare di continuare a restare qui? La risposta la trovi nell’amore per la propria terra, ma non so quanto sia ancora giusto insistere”.

Chi ha trascorso una notte difficile è anche Catia Ulivucci, commerciante nursina. “Anche se viviamo in una casetta prefabbricata e sicura – ha detto – la paura non ti abbandona mai in questi casi e poi pensi al tuo lavoro e al futuro e la preoccupazione ti assale”. “Il mio pensiero è andato alla casa lesionata dai terremoti del 2016 ma ancora in piedi, come ho avvertito la scossa ho pensato se ancora fosse restata in piedi, fortunatamente lo è ancora”, ha raccontato Giancarlo Rosati da dentro la sua casetta Sae.

fonti AGI – ANSA

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