Terremoto Città di Castello, serie di scosse nella notte: magnitudo 3.6

PERUGIA – Una serie di scosse di terremoto ha colpito nella notte tra il 7 e il 8 maggio la zona della provincia di Perugia. Le più forti, di magnitudo 3.6 e 3.3 si sono verificate poco prima delle tre del mattino di mercoledì. Ma l’attività sismica è continuata per tutta la notte con altre scosse di magnitudo 2.1 e 2.2. Per motivi di sicurezza, mercoledì mattina, le scuole resteranno chiuse a Città di Castello, uno dei comuni più vicini all’epicentro delle scosse.

I terremoti.  Due scosse di terremoto di magnitudo 3.6 e 3.3 sono state registrate nel nord dell’Umbria, in provincia di Perugia, rispettivamente alle 2:52 e alle 2:53.    Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i due eventi sismici hanno avuto ipocentro a 8,8 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Città di Castello e Montone.

Le scosse sono state chiaramente avvertite dalla popolazione anche nei comuni di Pietralunga e San Giustino.    Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile, non risultano al momento danni a persone o cose.

Altre tre scosse di terremoto di magnitudo tra 2.1 e 2.2 sono state registrate nella notte nel nord dell’Umbria, in provincia di Perugia, rispettivamente alle 3:48, alle 3:59 e alle 4:26.  Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i due nuovi eventi sismici hanno avuto ipocentro tra i 9,8 ed i 6,4 km di profondità ed epicentro sempre in prossimità dei comuni di Città di Castello e Montone.    Si tratta delle ultime di una lunga serie di scosse di uno sciame sismico che interessa le zone dell’Alta Val Tiberina e del Bacino di Gubbio dal 20 aprile scorso, con 57 eventi sismici di magnitudo uguale o superiore a 2 registrati finora.

Scuole chiuse. In seguito alle nuove scosse di terremoto registrate nel nord della provincia di Perugia, l’amministrazione comunale di Città di Castello ha disposto per oggi la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città e del comprensorio, compresi gli asili nido.

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