Terremoto Emilia: case gratis per sfollati presto smantellate, “non le vogliono”

Lapresse

REGGIO EMILIA – Esiste un villaggio di casette dotate di tutti i comfort che da subito potrebbe ospitare comodamente 110 persone. Con piccoli interventi il numero dei posti letto può anche essere raddoppiato, perchè l’area è urbanizzata e dotata di tutti i servizi necessari: luce, acqua, gas, riscaldamento ed aria condizionata. A pochi chilometri da Cavezzo, epicentro del terremoto in Emilia, c’è infatti questo piccolo patrimonio abitativo che, senza pagare nulla, potrebbe essere rapidamente messo a disposizione dei senzatetto dell’Emilia. Potrebbe, perchè quel villaggio rischia tra qualche giorno di essere smontato pezzo per pezzo e smantellato. Tutto perchè nessun si è fatto avanti per accettare l’offerta di avere gratis quelle case.

Ma c’è di più. Come riporta il Corriere della Sera, si stenta persino ad individuare l’interlocutore istituzionale (Protezione civile? Regione? Provincia? Comuni?) col quale intavolare la discussione per questa donazione.

Il villaggio che nessuno vuole è quello che fino a pochi mesi fa ospitava gli operai e i tecnici del tratto modenese del cantiere dell’alta velocità. Dopo sei anni il cantiere chiude, ma le case restano ancora lì. La ditta come sempre in questi casi provvede a smantellare il villaggio smontandolo pezzo per pezzo e vendendo quel che è possibile. Ma in questo caso si è detta pronta a cederlo gratis ai terremotati dell’Emilia. Solo che si trovi qualcuno che accetti la donazione.

A farsi portavoce dell’offerta è stato il presidente della Misericordia di Modena Daniele Giovanardi, fratello dell’ex ministro Carlo, che lamenta di non riuscire ancora a trovare gli interlocutori. “Questi prefabbricati sono attrezzati con riscaldamento, acqua, luce e condizionatore per l’estate – spiega – io per la Misericordia avevo già fatto la richiesta, accettata qualche settimana fa, di mantenere due fabbricati per uso della Confraternita poi ho pensato di sottoporre all’attenzione dei titolari dell’azienda questa proposta e loro si sono resi immediatamente disponibili, ma nessuno fino ad oggi si è fatto concretamente avanti”.

“E’ sicuramente un’offerta molto generosa- ha detto il sindaco di Finale Emilia Fernando Feriali – ma innanzitutto bisogna valutare se le persone sono disponibili ad allontanarsi dal loro paese, poi anche come sarà gestito lo smantellamento futuro dei prefabbricati”.

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