Terremoto, la notte degli sfollati: campi, alberghi…e Couchsurfing

Foto Lapresse

SAN FELICE SUL PANARO (MODENA) – Gli sfollati in Emilia sono compresi tra i circa 6 mila (fonte Protezione Civile) e gli oltre 7.500 (fonte Caritas): per loro quella del 29 maggio sarà una lunga notte, nei campi allestiti per i soccorsi, negli alberghi o in case private. Pensavano che il peggio fosse passato, dopo il terremoto del 20 maggio. Invece si ritrovano ancora più “terremotati” dopo il devastante sisma del 29 maggio.

Gli abitanti di San Felice sul Panaro stavano già pensando a ricostruire. Invece ora si ritrovano peggio di prima. La loro storia è raccontata da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera: Qui, a San Felice sul Panaro, gli uomini della Protezione civile stanno montando quindici tende da dieci posti l’una. Ma fa troppo caldo per starci dentro.

A sera, prosegue Cazzullo, si è allunga la coda degli sfollati nel campo allestito per i terremotati dopo il 20: per avere un pasto la precedenza è stata comunque data a malati e disabili.

Elisa Barberis su La Stampa spiega che anche alberghi e privati mettono a disposizione le proprie strutture e alloggi. Ma in queste ore, scrive, la rete che sembra funzionare meglio di tutte è quella allestita dal popolo di internet: grazie al programma “Couch Surfing” (quello dedicato a chi offre e riceve ospitalità gratuitamente in tutto il mondo), almeno 14 mila sfollati avrebbero trovato un ricovero.

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