ROMA – L’epicentro nel Modenese, la scossa violenta di quasi 6 gradi di magnitudo che si è sentita da Firenze ad Aosta, a Bologna, a Parma. Nelle grandi città, nei centri ad alta densità si è propagato subito il panico. A Milano specie negli edifici più alti si è sentita distintamente: alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, e alcune scuole in città e nell’hinterland sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza, il Pirellone in testa. La gente spaventata si è riunita nelle strade. A Bologna chiusi i negozi intorno alle nove, subito dopo che la terra ha cominciato a tremare. La scossa si è sentita con nitidezza fino in Versilia. La profondità sarebbe a 10 chilometri secondo i dati preliminari e l’epicentro sarebbe nella stessa zona del modenese colpita dal primo violento terremoto del 20 maggio. A Genova hanno sgomberato gli uffici giudiziari. L’attività sismica non dà tregua dal 20 maggio, centinaia sono state le scosse successive.
Dopo la forte scossa la rete telefonica a Bologna e Modena è andata in tilt: impossibili i collegamenti. In pochi minuti su Twitter l’hashtag #terremoto diventa trending topic. “A Modena i cellulari e la rete fissa non funzionano, siamo isolati”, scrive un utente. “Il terremoto ci ha svegliati all’improvviso: è stato avvertito a Mestre, Trieste, fino al centro storico di Venezia”. Per accertamenti in seguito alla scossa inoltre, è stata sospesa la circolazione dei treni tra Padova-Bologna, Verona-Bologna-Milano-Bologna. In numerose scuole del Trentino, dopo la scossa di terremoto di questa mattina, gli studenti sono stati fatti uscire nei cortili. In strada anche molti cittadini e impiegati degli uffici.