Faglia si rompe, terra trema: tutti “diversi” i terremoti nella pianura Padana

Pubblicato il 9 Giugno 2012 - 18:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ un sistema di faglie molto complesso, quello che dal 20 maggio scorso sta scuotendo la Pianura Padana. Tanti terremoti diversi, all’origine dei quali c’e’ un’unica struttura: la parte settentrionale della placca Adriatica che spinge verso Nord, contro la placca Eurasiatica. Se questo movimento generale e’ il grande motore che fa tremare la terra in questi giorni, ogni terremoto che ha generato dal 20 maggio al 9 maggio e’ stato diverso dagli altri.

– 20 MAGGIO: il sisma di magnitudo 5,9 nel ferrarese e’ stato generato dall’estremita’ settentrionale dell’Appennino, ‘sepolta’ sotto la Pianura Padana e coperta dai sedimenti del Po. Si e’ attivata una fascia lunga circa 40 chilometri che corrisponde alla struttura nota come ”arco di Ferrara”. E’ la testimonianza che questa porzione sepolta dell’Appennino e’ piu’ che mai attiva, al punto che nell’arco di 500 anni ha provocato due forti terremoti a distanza di 500 anni: quello del 20 maggio ed uno di intensita’ simile nel 1570. Il sisma ha fatto sollevare il suolo di 15 centimetri.

– 29 MAGGIO: il terremoto di magnitudo 5,8 nel modenese estende di una decina di chilometri verso Ovest il fronte della faglia attivata il 20 maggio, a testimonianza della grande complessita’ della struttura esistente nel margine settentrionale dell’Appennino. Il sisma ha fatto sollevare il suolo di 12 centimetri.A mettere a repentaglio la stabilita’ degli edifici contribuisce il fenomeno dei vulcani di sabbia, che si formano quando la forte pressione generata dal sisma provoca la liquefazione della sabbia, che passa dallo stato solido allo stato fluido e sale in superficie, lasciando grandi vuoti nel sottosuolo. Il terreno, di conseguenza, cede.

6 GIUGNO: il terremoto di magnitudo 4,5 e’ avvenuto in mare, al largo di Ravenna, generato da una faglia diversa rispetto a quelle responsabili dei sismi del 20 e del 29 maggio in Emilia. Il terremoto e’ legato all’attivita’ del margine settentrionale dell’Appennino, sepolta sotto la Pianura Padana ed e’ stato generato dalla struttura di Malalbergo-Ravenna, che costituisce l’estremita’ piu’ orientale dell’arco di Ferrara.

– 9 GIUGNO: il sisma di magnitudo 4,5 avvenuto nella zona delle Prealpi Venete, nel bellunese, non e’ in relazione con i sismi avvenuti in maggio in Emilia, anche se rispondono alla stessa dinamica generale. E’ un’area nella quale in passato sono avvenuti terremoti importanti e che fa parte della stessa struttura di faglie che si trova alle pendici delle Alpi e che e’ stata anche all’origine del terremoto del 1976 in Friuli.