CATANIA – “Non si possono escludere altri terremoti ed eruzioni”. Sono le parole allarmanti, in merito alla delicata situazione dell’Etna, del geologo Mario Tozzi su La Stampa. Questi terremoti, spiega Tozzi, sono causati dai “movimenti lungo una enorme spaccatura lunga 300 chilometri, che costeggia la Sicilia Orientale e sarebbero in grado di causare decine di migliaia di morti nel capoluogo etneo e di radere al suolo una città che non è preparata a reggere l’impatto di quello che potremo che, in modo improprio, si può definire il Big One italiano”.
Intervenendo alla trasmissione “Radio anch’io” su RadioUno, invece, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli respinge le accuse della mancata allerta per possibili forti scosse di terremoto legata all’attività eruttiva dell’Etna: “L’allerta c’era ed era stata alzata: da settembre c’era l’allerta gialla. Dal 24 abbiamo registrato un aumento della sismicità. La scossa delle 3:19 è stata isolata rispetto a quello che era il trend. Poi naturalmente i terremoti non si possono prevedere”.
Borrelli, poi, ha fatto il bilancio sui feriti e sui danni provocati dal sisma 4,8 registrato nella notte tra martedì e mercoledì: “La situazione feriti è tranquilla, non abbiamo feriti gravi. Dieci sono stati portati in ospedale, 18 si sono recati con i propri mezzi nelle strutture ospedaliere, poi c’è un ultra 80enne che ha avuto la sindrome di schiacciamento”. Il capo della Protezione civile ha, inoltre, precisato che “sono 28 i feriti e 370 circa gli sfollati. Abbiamo avuto 1.600 richieste di sopralluoghi da parte della popolazione. Questa notte abbiamo ospitato circa 370 persone, 323 negli alberghi 45 nelle palestre e 37 in una struttura per anziani”.