Terremoto Firenze, Meletti (Ingv): “Nella stessa zona nel 1919 ci fu un terremoto 6.4”

Il geologo e direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Pisa: "Nel 90% dei casi circa le sequenze iniziano, durano qualche settimana e poi finiscono. Ma non possiamo e non sappiamo dire cosa succederà nei prossimi giorni".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2022 - 17:32 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto Firenze 1919

Terremoto Firenze, Meletti (Ingv): “Nella stessa zona nel 1919 ci fu un terremoto 6.4” (foto ANSA)

La serie di scosse di terremoto registrate negli ultimi giorni nell’area a sud di Firenze non hanno, fortunatamente, provocato danni alle persone o agli edifici. L’ultima scossa, di magnitudo 3.7, nella zona dell’Impruneta, conferma la sequenza sismica iniziata il 2 maggio.

Terremoto Firenze, Meletti (Ingv): “In questi giorni nessun crescendo nella magnitudo”

In un’intervista al Fatto Quotidiano, Carlo Meletti, geologo e direttore della sezione di Pisa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), fa chiarezza sullo sciame sismico che sta allarmando i cittadini della zona coinvolta.

“Se è vero che è una sequenza in crescendo? No, non c’è nessun aumento” spiega Meletti. “La sequenza è iniziata proprio con un terremoto di magnitudo 3.7 ed è esattamente la magnitudo registrata ieri”. L’esperto aggiunge: “Nel 90% dei casi circa le sequenze iniziano, durano qualche settimana e poi finiscono. È anche vero nel 2012 in Emilia e nel 2016 nell’Italia Centrale la sequenza è iniziata subito con una scossa forte. Quindi non possiamo e non sappiamo dire cosa succederà nei prossimi giorni. La statistica ci dice che potrebbe accadere nulla, ma non possiamo escluderlo”.

Il terremoto del Mugello del 1919

Infine il geologo si sofferma sul terremoto che colpì il Mugello nel 1919: “La storia sismica di Firenze da questo punto di vista è la più ricca d’Italia. Nel nostro catalogo abbiamo 200 dati su Firenze e sappiamo che i terremoti più forti sono stati quelli del Mugello nel 1919 con magnitudo 6.4 e quello del 1985, che è avvenuto dove ora stiamo registrando la sequenza sismica, con magnitudo 5.5. Questi terremoti provocarono danni importanti agli edifici pari all’ottavo grado della scala Mercalli. Questo è quello che potrebbe verificarsi ancora. Ma questo non può dirlo nessuno”.