Terremoto Forlì: altre due scosse di magnitudo 4 e 3.9. Evacuato ospedale di Santa Sofia

SANTA SOFIA (FORLI’-CESENA) – Non si ferma lo sciame sismico sull’Appennino Romagnolo in corso da diverse settimane: in mattinata due terremoti di una certa intensita’, con epicentro nel forlivese, sono stati avvertiti in Romagna e in alcune zone della Toscana. Il primo, di magnitudo 4.0 e’ stato registrato dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 8.53: l’epicentro e’ stato nei pressi di Ridracoli, fra i territori comunali di Galeata, Premilcuore e Santa Sofia, in provincia di Forli’-Cesena. Il secondo, alle 9.15, ha avuto una magnitudo di 3.9, con l’epicentro poco distante rispetto al primo. Secondo i primi rilievi non ci sarebbero danni particolari a cose o persone.

Il Comune di Santa Sofia ha deciso di evacuare l’ospedale ‘Porzia Nefetti’ del paese romagnolo. I 22 pazienti che si trovavano ricoverati sono stati trasferiti negli ospedali di Forli’ e di Forlimpopoli. Tecnici del Comune e vigili del fuoco stanno facendo anche una stima dei danni provocati dal sisma: ci sarebbero un paio di case danneggiate, anch’esse evacuate. La scossa ha fatto cadere dai tetti anche qualche comignolo e qualche cornicione.

Dall’ospedale di Santa Sofia, hanno poi precisato meglio vigili del fuoco e protezione civile, sono stati trasferiti solamente i pazienti che si trovavano ricoverati nel reparto di geriatria. Si e’ trattato di una misura di cautela, di natura organizzativa. L’ospedale non avrebbe infatti subito danneggiamenti significativi, anche perche’ la struttura e’ antisismica. Gli altri, pazienti e personale, sono stati fatti uscire, quindi rientrare. La protezione civile dell’Emilia-Romagna ha intanto diramato uno stato di allerta per i Comuni di Santa Sofia, Bagno di Romagna, Verghereto, Civitella di Romagna, Galeata, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Tredozio, Mercato Saraceno e Sarsina.

Ricordando che non e’ possibile prevedere i terremoti, la protezione civile ha raccomandato agli enti e le strutture del territorio la necessita’ di verificare la disponibilita’ e la operativita’ delle aree e delle strutture per la prima assistenza ai cittadini, assicurare la pronta reperibilita’ delle strutture comunali a cui inviare le comunicazioni urgenti e assicurare l’informazione e se necessario, in particolare nelle ore notturne, forme di prima assistenza ai cittadini. I tenici dei vigili del fuoco intanto hanno proseguito le verifiche per capire se ci sono strutture seriamente danneggiate.

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