Terremoto, Ingv: “Non da escludere sisma uguale o più forte”

Terremoto, Ingv: "Non da escludere sisma uguale o più forte"
Terremoto, Ingv: “Non da escludere sisma uguale o più forte”

ROMA – Non sorprenderebbe se nelle zone colpite dai terremoti del 18 gennaio si verificasse una scossa di intensità pari o superiore a quelle avvenute. “Non sappiamo quanta possa essere l’energia ancora da liberare, ma è più che legittimo dire che non è da escludere un evento più importante, ma non è possibile dire quando”, ha detto all’ANSA il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.

Intanto c’è un caso. Lallerta meteo della Protezione civile per l’Abruzzo era stato infatti lanciato lunedì 16 gennaio, due giorni prima che la valanga si abbattesse sull’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Un allerta arancione, terzo grado su una scala di quattro. Gli esperti avevano previsto oltre due metri di neve anche a bassa quota. Sarebbe dovuto arrivare l’esercito nella regione, in cui trecentomila persone erano rimaste senza corrente elettrica. Nonostante questo mercoledì è accaduto quel che è accaduto. E se è vero che i terremoti non si possono prevedere, la neve a gennaio sì. Ed era stata prevista.

Quel che non era seguito a quell’allerta è la macchina della prevenzione che si dovrebbe mettere in moto in questi casi. E se oggi si dice che la Protezione civile, i vigili del fuoco e tutti i soccorritori non possono arrivare ovunque perché hanno già fin troppo lavoro, lunedì e martedì erano in tempo per organizzarsi, non c’erano ancora state le scosse di terremoto  che hanno ributtato nel caos il Centro Italia mercoledì mattina.

 

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