Terremoto L’Aquila, contributi ottenuti senza autorizzazioni: 65 denunce

Hanno ottenuto contributi senza la necessaria autorizzazione dopo il terremoto dell’Aquila: per questo la Guardia di Finanza ha segnalato 65 persone all’Autorità Giudiziaria per aver indebitamente percepito il Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas) con autocertificazioni poi rivelatesi ideologicamente false. La somma complessiva ammonta a circa 300 mila euro. Truffa aggravata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico le ipotesi di reato. Con la collaborazione della Struttura Gestione dell’Emergenza, le indagini hanno riguardato la situazione dei beneficiari indicati nelle circa 25 mila domande di ammissione al Cas.

Tra le irregolarità segnalate, quelle di 35 famiglie che, seppure alloggiate negli alberghi della costa abruzzese, avevano percepito il contributo dopo averne fatto richiesta. Sono state, inoltre, individuate 10 situazioni irregolari riguardanti nuclei familiari che, pur avendo conseguito l’agibilità delle loro abitazioni, hanno continuato a soggiornare negli hotel. Le somme indebitamente percepite da ciascuno dei soggetti segnalati sono fra i tremila e i seimila euro. La Guardia di Finanza ha, quindi, attivato gli enti competenti al recupero delle somme.

Intensi anche i controlli sull’effettivo utilizzo delle abitazioni del Progetto Case. E’ risultato che otto famiglie non le utilizzavano, se non sporadicamente; in alcuni casi avevano quale dimora principale appartamenti in Comuni al di fuori del cratere, concesse a titolo gratuito da persone terze. La Struttura Gestione dell’Emergenza ha quindi rescisso unilateralmente il comodato di uso gratuito degli alloggi, che sono stati riassegnati a famiglie in lista d’attesa.

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