Ci sono scheletri e resti di cadaveri mummificati sotto al pavimento della chiesa di San Giovanni Evangelista, nella frazione Casentino di Sant’Eusanio Forconese (L’Aquila), uno dei Comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso. La chiesa, di cui sono rimaste in piedi parte della facciata, la parete destra e l’abside, si trova nella “zona rossa” del paese, ma i resti umani si vedono comunque a occhio nudo in fondo a un cunicolo protetto da travi di legno come riporta l’Ansa.
I resti, in una fossa comune, sono emersi a seguito dei crolli avvenuti con il sisma, che ha provocato danni seri in tutta la frazione, attualmente disabitata.
Alcuni residenti, una ventina, si trovano ancora in una tendopoli allestita a 500 metri dal nucleo del paese. Si tratta dell’ultimo campo di assistenza ancora in piedi, dopo che quello della vicina Fossa (L’Aquila) è stato ufficialmente chiuso.