Terremoto Macerata, sciame sismico tra Fiastra e Fiordimonte: decine di scosse in poche ore

Terremoto Macerata, sciame sismico tra Fiastra e Fiordimonte: decine di scosse in poche ore
Terremoto Macerata, sciame sismico tra Fiastra e Fiordimonte: decine di scosse in poche ore

MACERATA – Almeno 17 scosse di terremoto con magnitudo tra 2 e 3.6 sono state registrate tra le 4 del mattino e le 19 del pomeriggio di martedì 11 aprile tra Fiastra e Fiordimonte. L’ultima preoccupante scossa di magnitudo 3.6 alle 19.04. Uno sciame sismico che dalle prime ore dell’alba ha interessato la provincia di Macerata e fa temere l’arrivo di una nuova e più forte scossa di terremoto nel centro Italia, già devastato dai terremoti che tra il 24 agosto e il 18 gennaio hanno raso al suolo intere città tra Marche, Lazio e Umbria.

Una serie di scosse di oltre 3 gradi di magnitudo è stata registrata nelle ultime ore con epicentro a Fiastra. Il movimento tellurico più intenso, alle 16:35 ha toccato 3.6, ma ci sono state anche scosse di 3.3 e di 3.1, avvertite dalla popolazione e poi una nuova scossa del 3.6 alle 19.04.

Sauro Scaficchia, vice sindaco di Fiastra, sottolinea che lo sciame sismico sta tormentando i cittadini che vivono sul chi va là da tempo:

“Da stamattina è un continuo, il terremoto ci sta tartassando. Paura? La gente sta sul chi va là, perché le scosse vanno avanti da giorni e l’epicentro è sempre più vicino a noi. E’ un brutto segno”.

Dei circa 850 residenti di Fiastra (che ha assorbito anche il Comune di Acquacanina, trasformato in municipio), un centinaio sono sfollati lungo la costa a Porto Recanati, qualcuno lo stanno trasferendo a Sirolo, “ma noi non facciamo difficoltà – aggiunge il vice sindaco – perché capiamo la situazione”.

Una cinquantina le persone con bambini che vanno a scuola a Porto Recanati. Molti torneranno, perché “i sopralluoghi hanno certificato l’agibilità delle case, si tratta di residenti nella frazione di San Lorenzo al Lago, altri si sistemeranno con il Cas” e Scaficchia ringrazia “i proprietari che hanno messo a disposizione le seconda case. Ma restano le sette frazioni zona rossa e le chiese tutte crollate, tranne quella del Beato Ugolino a Fiegne”.

Il vice sindaco comunque prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: le scosse di questi giorni “sono comunque un buon test per le case, dimostrano che gli edifici reggono. E sul lago di Fiastra, da domenica scorsa abbiamo ricominciato a vedere turisti ed escursionisti”.

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