MILANO – A due ore dalla scossa delle 9, il bilancio parla di 10 morti accertati. Un terremoto tra Emilia Romagna e Veneto ha fatto tremare tutto il nord Italia alle ore 9 del 29 maggio. Una scossa potente, 5.8 di magnitudo, praticamente gemella a quella del 20 maggio che già aveva ucciso 7 persone. L’epicentro è stato localizzato in provincia di Modena, nelle stesse zone già colpite. I Comuni più vicini all’epicentro sono Cavezzo, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Possidonio, San Prospero, Concordia sulla Secchia e San Felice sul Panaro. Tre vittime sono state contate a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale e una donna a Cavezzo, sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non è chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore, ed il parroco del duomo di Carpi.
La scossa è stata avvertita in maniera chiara e distinta anche a Milano e Bologna, a Aosta e a Firenze, a Genova e fino a Venezia. Edifici e scuole evacuate in tutte le città del nord Italia, linee telefoniche in tilt, richieste di interventi ai vigili del fuoco. La scossa è stata avvertita anche in Austria. La gente nel panico ha abbandonato le abitazioni e gli uffici per riversarsi in strada. Le reti ferroviarie di Trenitalia stanno subendo forti disagi e ritardi.Un operaio è stato colpito da un pezzo di cornicione mentre stava allestendo le impalcature per la messa in sicurezza della chiesa di Salara (Rovigo), già lesionata dalla scossa di terremoto di nove giorni fa. L’uomo è stato trasportato all’ospedale per accertamenti, ma non sembra in pericolo di vita.
Nell’arco di 80 minuti sono avvenute nel modenese quattro forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4, l’ultima delle quali, di magnitudo 4,7, è stata registrata alle 10,27. Questa la sequenza resa nota dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): dopo la prima scossa di magnitudo 5,8 registrata alle 9,00, alle 9.07 è avvenuta una scossa di magnitudo 4.0; due minuti più tardi, alle 9,09 è stata registrata una scossa di magnitudo 4,1; alle 10,25 un’altra di magnitudo 4,5 e alle 10,27 la replica maggiore, di magnitudo 4,7. Nello stesso arco di tempo sono state registrate anche numerose scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4 e molte altre di magnitudo inferiore a 3.
MODENA – Crolli di edifici e di capannoni sono segnalati a Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro, già pesantemente colpite dal sisma del 20 maggio. I morti accertati nel modenese sono 10. A Mirandola è crollata la facciata del Duomo e i vigili del fuoco stanno facendo un sopralluogo nella ditta di abbigliamento Gymnasium, alla ricerca di eventuali persone. Stessa situazione alla biomedicale Gambro a Medolla.
Un morto accertato e due dispersi è il bilancio dei crolli dovuti al sisma alla ditta BBG di via di Mezzo a Mirandola. Quattro i feriti: due medicalizzati e due portati in ospedale. L’azienda aveva riaperto proprio il 28 maggiodopo i danni riportati a causa della scossa della scorsa settimana.
A Cavezzo, spiega al telefono il comandante della Polizia Municipale, Egidio Michelini, ”la situazione è molto grave. Ci sono feriti, vittime, non non saprei dire con precisione. Al momento – racconta – stiamo facendo il giro delle verifiche nelle diverse frazioni, dove ci sono gli edifici piu’ vecchi”.
MILANO – La scossa di terremoto è stata avvertita distintamente a Milano, specie nei piani alti delle abitazioni. Le persone sono uscite dalle abitazioni e dagli uffici per motivi di sicurezza. Numerosi palazzi del centro di Milano, compresa la sede della Regione Lombardia, il cosiddetto Pirellone, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. Gran parte della gente è comunque rientrata negli uffici e nelle abitazioni. Non sono stati registrati danni o feriti.
BOLOGNA – La terra ha tremato per diversi secondi in maniera prolungata, sussultoria e ondulatoria a Bologna e in tanti sono scesi in strada: il movimento tellurico, per forza e intensità, ha ricordato quello del 20 maggio scorso. Evacuati scuole e dipartimenti universitari, dove le lezioni erano da poco iniziate.
FIRENZE – Il terremoto è stato avvertito anche in Toscana, nelle città tra Firenze, Pisa e Lucca. In seguito alla scossa di terremoto, nel fiorentino sono state evacuate, per precauzione, alcune scuole. Al momento la protezione civile provinciale di Firenze non segnala danni a persone o cose. Tantissime invece le telefonate arrivate al call center degli enti locali e anche al 118. Gli studenti ed i professori sono poi tornati in classe dopo aver accertato la sicurezza degli edifici.
GENOVA– E’ stata avvertita anche a Genova e nel levante ligure, in particolare nel Golfo del Tigullio, la scossa di terremoto. Nel capoluogo ligure sono molte le persone che per la paura hanno lasciato spontaneamente uffici ai piani alti e sono scese in strada. In alcune scuole gli insegnanti hanno fatto uscire i bambini in cortile per precauzione. Anche a Palazzo di Giustizia a Genova il terremoto ha fatto paura e molti giudici e avvocati hanno lasciato per precauzione per alcuni minuti le aule del Tribunale e gli uffici giudiziari.
La scossa è stata avvertita anche in Provincia della Spezia, soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Molte persone impaurite hanno lasciato le proprie abitazioni e sono scese in strada. Finora, nessuna criticità è stata registrata dal servizio provinciale di Protezione civile. Molte scuole, in città come in Provincia, sono state temporaneamente evacuate, così come dettato dalle procedure, in attesa dei rilievi e dei controlli dei tecnici comunali. Abbandonati temporaneamente anche gli uffici della Questura e dello stabilimento Oto Melara. Oltre quaranta le chiamate al comando provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia, dove però non sono state segnalate particolari situazioni di pericolo. Anche nell’imperiese le scuole sono state evacuate per precauzione.
VENEZIA – La scossa di terremoto è stata avvertita a Venezia, intorno alle ore 9, con movimento ondulatorio sentito in particolare ai piani alti delle case. Il sisma sembra aver avuto particolare intensità in altre zone del Veneto, come nel vicentino. I telefoni dei vigili del fuoco e una parte dei cellulari sono andati in tilt, a Venezia e Verona, per le tante segnalazioni di cittadini.
La scossa è stata avvertita con allarme da residenti e turisti fin negli imbarcaderi dei vaporetti. Le case di Venezia hanno tremato a lungo, con gran rumore data l’età degli infissi delle abitazioni. Al mercato di Marghera, a pochi chilometri dal centro storico veneziano, è stata sentita anche la ‘voce’ del terremoto, una sorta di rombo.
La scossa ha provocato la caduta di una statua che ha sfiorato una donna ai Giardini Papadopoli, vicino a Piazzale Roma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i vigili urbani. Nessuno si e’ fatto male, assicurano i pompieri. Sarebbero piu’ di una le statue pericolanti nella zona. I vigili del fuoco ne hanno ricevuto segnalazione dai cittadini e sono in corso le verifiche dopo che una statua e’ caduta a terra sfiorando da vicino una passante. La centrale di Venezia-Mestre dei pompieri ha ricevuto numerose telefonate per danni a immobili, a cominciare dalle scuole: quasi tutti gli edifici scolastici, affermano, hanno chiamato per segnalare crepe dopo la scossa di stamani.
ROVIGO – Nella zona di Ficarolo (Rovigo) sono stati registrati dei crolli con danni rilevanti ad alcuni edifici gia’ lesionati dal terremoto di domenica scorsa. Resta in piedi il campanile di Ficarolo, lesionato il 20 maggio, uno dei piu’ alti del Veneto. Secondo la Protezione civile del Veneto, non ci sono segnalazioni di persone ferite o coinvolte dal sisma. Per precauzione le scuole e gli uffici pubblici del rodigino, cosi’ come nel padovano, sono stati fatti evacuare su decisione diretta dei responsabili. Per la Protezione civile, nel resto del Veneto non si sono avute segnalazioni di danni particolari o significativi. Forti ritardi invece sulle linee ferroviarie, in particolare sulla tratta Padova-Rovigo, dove sono in corso verifiche tecniche alla funzionalita’ delle linee.
PIACENZA – Due operai di un caseificio sono rimasti feriti, uno in modo gravissimo, a Castelvetro piacentino, nel deposito di stagionatura formaggi ‘Aimi’, per la caduta di un ingente quantitativo di forme di grana padano dagli scaffali. Riccardo Poli, cremonese, 20 anni, residente a Castelvetro, ha subito lo schiacciamento del torace ed è stato trasportato all’ospedale civile di Cremona in prognosi riservata. Laurentin Danut Popa, romeno, 44 anni, ha subito un trauma al piede giudicato guaribile in 30 giorni.
REGGIO EMILIA – La forte scossa di stamani alle 9 ha colpito anche la provincia di Reggio Emilia. Gli studenti sono usciti dalle scuole e il sindaco Graziano Delrio ha suggerito di lasciarli fuori fino a quando la situazione non sara’ piu’ tranquilla. Moltissime le chiamate ai vigili del fuoco. La zona piu’ colpita e’ quella di Reggiolo e Luzzara, nella bassa sul confine con Modena, che gia’ aveva subito danni nella prima scossa del 20 maggio. Disagi anche nelle comunicazioni telefoniche.
E’ stata sospesa per il terremoto la cerimonia pomeridiana a Reggio Emilia con il ministro Francesco Profumo al Centro Loris Malaguzzi dell’Istituzione comunale nidi e scuola dell’infanzia. Ora anche i vertici della Provincia (la presidente Sonia Masini e gli assessori) hanno lasciato la cerimonia con il ministro, in citta’, per capire se ci sono danni nelle scuole.
TRIESTE – La nuova scossa di terremoto in Emilia e’ stata avvertita distintamente in tutta la Provincia di Trieste, specie nei piani alti degli edifici. Anche alcuni uffici del centro cittadino sono stati evacuati in via precauzionale. Sono state oltre 50 le chiamate al centralino dei Vigili del fuoco nei minuti successivi alla scossa. La gran parte erano di dirigenti scolastici che chiedevano lumi sull’accaduto e disposizioni sull’eventuale evacuazione delle scuole. In alcune classi gli insegnanti hanno fatto uscire gli studenti, ma non e’ stata attivata alcuna procedura d’emergenza.
PARMA – La forte scossa, che ha fatto tremare la terra in maniera prolungata per diversi secondi, e’ stata avvertita anche a Parma, dove la sera del 29 maggio la nazionale di calcio avrebbe dovuto giocare un amichevole contro il Lussemburgo nel suo percorso di avvicinamento agli Europei 2012.
AOSTA – La scossa di terremoto èstata avvertita ad Aosta, dove alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale. Numerose le chiamate alla centrale unica di soccorso regionale, ma al momento nessun danno è segnalato in Valle d’Aosta.
PIEMONTE – La scossa delle 9.06 circa con epicentro Carpi (Modena), è stata avvertita anche in alcune zone del Piemonte. Lo comunica l’Arpa aggiungendo che, al momento, non risultano segnalazioni di danni. La Protezione Civile Regionale sta procedendo alle verifiche sul territorio.
MARCHE – E’ stata avvertita anche nelle Marche, da Pesaro ad Ancona, la nuova forte scossa di terremoto registrata stamani con epicentro in Emilia Romagna. A Pesaro alcuni istituti scolastici, come il Liceo classico, sono stati evacuati temporaneamente, a scopo precauzionale. Tanta la paura fra i bambini delle materne e delle elementari, mentre alcuni dirigenti scolastici hanno chiesto ai vigili del fuoco verifiche statiche degli edifici. Al momento comunque, non si segnalano danni. Tante le chiamate ai centralini dei Vigili del fuoco in tutta la provincia.
UMBRIA– Molte anche a Perugia, la mattina del 29 maggio, le chiamate ai vigili del fuoco ed all’osservatorio sismico Andrea Bina dopo la forte scossa con epicentro in Emilia-Romagna di poco prima delle 9, telefonate provenienti da uffici pubblici e abitazioni private, dove si sono visti oscillare i lampadari. I vigili del fuoco per ora tranquillizzano sul fatto che non vengano segnalati danni ne’ a persone ne’ a cose. I tecnici dell’osservatorio Bina stanno ancora esaminando le caratteristiche della scossa che – stando alle prime rilevazioni – potrebbe essere stata avvertita cosi’ lontano dal proprio epicentro per la sua profondità non eccessiva.
TRENTINO – E’ stata avvertita anche in Trentino la scossa di terremoto registrata poco dopo le 9 in Emilia Romagna. Si e’ sentita in modo particolare ai piani alti degli edifici. Molte sono state le chiamate al centralino della centrale 115 dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati. Il 115 invita quindi la popolazione a non intasare le linee di emergenza e a chiamare solo per richieste di soccorso.
Nella zona di Pordenone la scossa è stata avvertita in maniera chiara. Studenti e professori hanno abbandonato le lezioni e sono scesi in strada spaventati. Numerosi cittadini sono usciti anche da uffici e case private.
Nella zona di Udine, dove e’ ancora forte il ricordo del sisma del 1976 e dove oggi e’ attesa la visita del Presidente della Repubblica, il terremoto e’ stato forte, avvertito pero’ ai piani superiori al terzo; anche in questo caso molto spavento e tante telefonate ai centralini di vigili del fuoco e protezione civile. Dovunque si sono verificate temporanee interruzioni alle linee telefoniche, e ai collegamenti internet, causati in parte dall’intasamento per l’alto numero di chiamate in contemporanea.
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