ROMA – Due scosse di terremoto si sono sentita in tutta l’Italia centrale la sera di mercoledì 26 ottobre: la prima alle 19:11, una seconda alle 21:17. L’epicentro della prima scossa è stato registrato nella provincia di Macerata, nelle Marche, in particolare sono Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci i Comuni nell’epicentro del terremoto. Nella zona sono saltate le linee elettriche. La scossa è stata particolarmente forte anche a Fabriano, Ancora, L’Aquila, ma anche Rieti.
A Roma entrambe le scosse, ma in particolare la seconda sono state sentite in tutta la città, anche ai piani bassi: lampadari che oscillavano, acqua nei bicchieri che si muoveva. La Farnesina, a Roma Nord, è stata evacuata con una ‘misura precauzionale come da protocollo di sicurezza’ a tutela del personale. E’ quanto riferiscono fonti del Ministero degli Esteri, sottolineando che non si è verificato nessun crollo all’interno del palazzo. Nella capitale alcuni edifici sono stati lesionati e hanno delle crepe, in particolare in zona Nomentana e all’Eur.
Il terremoto ha provocato crolli, l’interruzione di erogazione di energia elettrica e problemi ai collegamenti telefonici a Castelsantangelo sul Nera; crolli a Visso, dove due persone sono state colpite dai detriti di un controsoffitto, e danni a Norcia, dove risulta ulteriormente lesionata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie già colpita dal sisma del 24 agosto; altre verifiche sono tuttora in corso.
A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo di via Fratelli Latini ”ci sono 8 feriti, a quanto so contusi lievi”, ha detto all’ANSA il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che parla anche di ”alcune abitazioni inagibili” e sta organizzando i punti di accoglienza dopo le due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 di oggi. ”Apriremo il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il PalaCesari, in modo da accogliere le persone che hanno paura a dormire nelle loro case”. Verifiche sono in corso in tutte le frazioni, e giovedì le scuole resteranno chiuse.
“La corrente è andata via. Continua ancora lo sciame sismico. Sicuramente ci sarà stato qualche crollo. E’ veramente dura”: così si è espresso il sindaco di Castel Sant’Angelo sul Nera, Mauro Falcucci, a SkyTg24. “Siamo per strada, davanti al comune” ha aggiunto il primo cittadino del luogo più vicino all’epicentro del sisma. Castelsantangelo sul Nera si trova in linea d’aria a 17 chilometri e mezzo a nord ovest di Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal sisma del 24 agosto.
“Non abbiamo notizie di feriti o vittime, almeno fino a questo momento”. Lo dice il capo della Protezione civile regionale delle Marche Cesare Spuri. ”La situazione più critica è a Castelsantangelo sul Nera, dove manca la corrente elettrica. Abbiamo inviato sul posto torri faro e uomini”. Alcuni crolli, conferma Spuri, sono segnalati a Visso. Aperti i Centri operativi comunali e la Soi provinciale
La scossa è stata piuttosto violenta: come parametro di paragone, il terremoto del 24 agosto che in Italia centrale ha fatto 300 vittime è stato di magnitudo 6.
Tanta paura e crolli di cornicioni a Visso, in provincia di Macerata. La popolazione si è riversata in strada e sono numerosissime le telefonate ai vigili del fuoco.
La forte scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma. La scossa è stata sentita anche nei piani basse delle abitazioni. I lampadari hanno tremato, le porte e le finestre hanno vibrato.
”Stiamo ancora valutando la situazione con l’Anas, ma chiuderemo la strada Salaria all’altezza di Arquata del Tronto”. Così il dirigente della Protezione civile regionale Cesare Spuri.
TERREMOTO COLLEGATO A QUELLO DEL 24 AGOSTO – Il terremoto del 26 ottobre è collegato a quello avvenuto il 24 agosto nel Reatino. Lo ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Il terremoto – ha proseguito Amato – è avvenuto nel bordo settentrionale toccato dalla sequenza sismica attiva da due mesi”. E’ ancora presto per ulteriori analisi, ha aggiunto il sismologo Alessandro Amato, e “al momento possiamo dire che il terremoto è avvenuto su un’altra struttura collegata a quel sistema di faglie”. Secondo le prime analisi la nuova struttura attivata si troverebbe qualche chilometro più a Nord della faglia attivata il 24 agosto.
SCUOLE CHIUSE – Diversi i Comuni che hanno deciso di tenere chiuse le scuole giovedì 27 ottobre per le verifiche sugli edifici. Scuole chiuse a Teramo, Ascoli Piceno, Terni, Perugia, Rieti, L’Aquila, Assisi, Foligno.
(Foto Ansa)