Terremoto tra Sora e Frosinone: 200mila senza acqua, scuole chiuse il 18/2

FROSINONE – Scuole chiuse a Sora e Frosinone il 18 febbraio dopo il terremoto di magnitudo 4,8 di sabato sera. Il bilancio del terremoto è di alcune abitazioni sgomberate, dieci sfollati, circa duecentomila persone senza acqua potabile, migliaia fuori casa durante la notte, quattro chiese inagibili. Ma si tratta delle prime stime e altre 10 chiese devono essere controllate.

Una donna è morta di infarto a Isola Liri, vicino l’epicentro del sisma. Aveva 63 anni ed il suo cuore non ha probabilmente retto al forte spavento per il terremoto. Tanta infatti è stata la paura per i cittadini di Sora e Isola Liri, nella provincia di Frosinone. Il sisma infatti è stato forte, tanto da essere avvertito anche a Roma

Dopo una notte di ansia e preoccupazione per decine di migliaia di abitanti del comprensorio di Sora, la giornata è trascorsa tra verifiche e controlli per accertare le conseguenze di quei dieci interminabili secondi che hanno scatenato il panico tra la gente, anche oltre i confini della Ciociaria.

Alcune abitazioni sono state sgomberate a Sora, altre due a Broccostella dove è stata chiusa anche la chiesa di San Michele. Vigili del fuoco, protezione civile (che lavora con trentasette squadre di volontari) e Genio civile hanno svolto controlli sulla staticità di abitazioni ed edifici pubblici. Controllate tutte le 24 chiese di Sora, gli uffici postali e le strutture comunali. Nessun danno all’ospedale.

In dieci comuni del sorano, interessati dal sisma, domani le scuole resteranno chiuse. La scossa tellurica ha inoltre creato problemi per i servizi idrici: l’acqua distribuita dall’acquedotto di Posta Fibreno si e’ intorbidita e Acea Ato5 (l’azienda che gestisce il sistema idrico integrato nel frusinate) ha consigliato ai sindaci e alla Asl di Frosinone di dichiararne la non potabilita’. A Sora e’ stato annullato il Carnevale, rinviata anche la gara di volley di A2 tra la squadra locale e il Matera. Nell’unita’ di crisi istituita dalla Prefettura si continua a lavorare senza sosta.

”C’e’ stata tanta paura – dice il sindaco Ernesto Tersigni- e abbiamo diversi danni. Ma adesso stiamo andando verso una situazione di calma”. I migliaia in tutto il sorano hanno trascorso la notte all’addiaccio. Alcune centinaia di persone si sono portate nelle due tensostrutture allestite nei campi sportivi di Sora, dove sono stati forniti pasti caldi. Uno dei punti di accoglienza e’ stato chiuso oggi, l’altro restera’ invece aperto anche la prossima notte. Anche la cantante sorana Anna Tatangelo, che ieri sera durante il sisma era a Sora in casa dei genitori, ha vissuto attimi di grande ansia.

”Stiamo bene – cinguetta su Twitter -, ma ho avuto una paura infinita”. Per verificare la situazione di emergenza a Sora e’ arrivato anche il direttore della protezione civile regionale, Francesco Mele, che ha incontrato il prefetto di Frosinone Eugenio Solda’. ”La situazione non e’ allarmante – afferma Mele -, ma va monitorata. Il sistema di protezione civile ha funzionato in modo efficiente”.

Ai sopralluoghi negli edifici scolastici, oltre al sindaco Ernesto Tersigni, ha partecipato il presidente facente funzioni della Provincia, Giuseppe Patrizi.”La popolazione – commenta Patrizi – e’ molto colpita dalla violenza della scossa tellurica. Tutte le unita’ di crisi si sono comunque attivate e la risposta e’ stata immediata”. A Settefrati crepe si sono aperte anche nel palazzo comunale. Danneggiate anche le chiese di Santo Stefano e San Michele che tuttavia non sono state chiuse. Ma, come fa sapere il sindaco Riccardo Frattaroli, sono ”sotto osservazione”.

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