AMATRICE – La fase dell’emergenza è terminata “egregiamente: per la prima volta nella storia della Repubblica un evento del genere non ha generato polemiche sui soccorsi“, sui quali “non c’è nessuna ombra”. Ora però è il momento di concentrarsi “sugli interventi che saranno necessari in futuro” per Accumoli e Amatrice, i due Comuni del Lazio semidistrutti dal terremoto: si aprirà la fase “della ripresa della vita”.
A fare una sintesi della situazione post-sisma, dopo un vertice alla prefettura di Rieti, è stato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Al tavolo anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e le autorità locali: insieme hanno deciso lo “stop assoluto” all’invio di nuovi generi di prima necessità nei due Comuni. Nessun limite invece agli aiuti economici, con la raccomandazione però di utilizzare solo canali ufficiali.
Con un quadro che si fa ogni giorno più chiaro si iniziano a mettere nuovi punti fermi alla macchina dei soccorsi. Le operazioni saranno coordinate da un Centro allestito all’aeroporto Ciuffelli di Rieti, dove peraltro stanno confluendo già dalla scorsa notte le salme delle vittime, conservate in container refrigerati. Le attività logistiche e di comunicazione potranno essere svolte anche nella sede reatina di Porta Futuro (il centro regionale per l’impiego), dotata di pc e connessione veloce, messa a disposizione dal vicepresidente della Regione Massimiliano Smeriglio su richiesta del sindaco Simone Petrangeli. Per i sopravvissuti, invece, la Regione ha deciso di portare a cinque i suoi campi di accoglienza: ai tre già presenti ad Amatrice, Accumoli e Illica se ne aggiungono dunque altri due nelle frazioni amatriciane di Scai e Sommati, rispettivamente da 100 e 70 assistiti. In totale, dunque, i campi regionali, grazie al lavoro di 423 volontari, stanno assistendo circa 585 persone.
Ad Amatrice, inoltre, la Regione Lazio installerà un ospedale da campo: vi lavoreranno i medici del nosocomio locale, il ‘Grifoni’, totalmente inagibile. Nell’ospedale da campo lavorerà anche personale del ‘De Lellis’ di Rieti, che nelle ultime 48 ore ha lavorato a ritmi forsennati. Zingaretti ha voluto ringraziarli personalmente: “Voi avete fatto la differenza – ha detto loro – Ora si aprirà la fase della ripresa della vita. Le scuole, il Comune, abbiamo portato camioncini delle Poste per permettere agli anziani di riscuotere la pensione, abbiamo portato Save the Children per aiutare i bambini – ha detto ancora Zingaretti – Amatrice e Accumoli hanno bisogno di una ricostruzione radicale. Superata l’emergenza dove voi insieme ad alpini, forze dell’ordine, vigili del fuoco avete dato tutto – ha proseguito – va aperto un focus su questa area”. Problemi nell’immediato non mancano.
“Sono preoccupato – ha detto ancora il governatore – per la viabilità che è stata duramente colpita ma che rischia di peggiorare. I militari stanno puntellando tutte le zone a rischio frane che possono peggiorare la situazione delle strade”. Domani, inoltre, il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori sarà ad Ascoli Piceno per una riunione con i colleghi di Marche, Umbria e Abruzzo alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini e di Curcio. In quella sede si deciderà in che modo le Assemblee regionali potranno fare la loro parte. Alla Pisana il clima si preannuncia di unità istituzionale: “Sono momenti – ha affermato il vicepresidente dell’Aula Francesco Storace, leader de La Destra – nei quali non ci sono più bandiere di parte, ma solo la necessità di lavorare tutti insieme per ricominciare. Zingaretti sta compiendo in queste ore il suo lavoro con sobrietà e in modo serio, divenendo interlocutore primario dei sindaci e tenendo informato il Consiglio”.