Terrorismo, i servizi segreti: “Ci saranno nuovi attacchi degli anarchici”

ROMA – Dopo la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, c’è ora un periodo di ”stasi” da parte degli anarchici della Fai, che mantengono un ”profilo basso” perché si aspettano la reazione investigativa.

Ma ci sarà poi una graduale ripresa e nuovi attacchi agli obiettivi indicati nella rivendicazione: interessi greci in Italia e italiani in Grecia, Finmeccanica, forze armate, banche, enti economici. Lo ha detto il direttore dell’Aisi, Giorgio Piccirillo, alla commissione Affari costituzionali della Camera.

L’aggressione ideologica anarchica, secondo Piccirilo, punta anche a ”forze dell’ordine, apparato giudiziario, strutture di sfruttamento delle risorse energetiche, forze armate, forniture belliche, banche, strutture di gestione e indirizzo della politica economica, enti finanziari, uffici esazione, tutto il mondo che in questo particolare momento di congiuntura economica viene ad essere privilegiato quasi alla ricerca del ‘consenso’ al dissenso da parte della popolazione”.

Il movimento anarchico, ha evidenziato il direttore dell’Aisi, ”si è trasformato dall’interno e si è trovato in un contesto socioeconomico assolutamente favorevole che ha portato alla decisione di una frangia della Fai di passare all’azione diretta”.

Quello di Genova, ha proseguito Piccirillo, ”è stato un episodio annunciato. Gli anarchici lo dicevano nei mesi precedenti nei loro documenti che volevano passare all’azione diretta e c’è un’area grigia ormai difficile da distinguere di transizione tra gruppi di ispirazione brigatista e anarchici”.

Il generale ha anche previsto ”l’incremento di documenti minatori apocrifi come quello di qualche giorno fa siglato Fai ed indirizzato ad un quotidiano calabrese. C’è emulazione ed il tentativo di inserirsi in un dibattito. Si tratta di gesti da seguire con attenzione perche’ innalzano il clima di allarme”.

Il direttore dell’Aisi ha anche detto che “divisioni profonde attraversano in questo periodo la galassia antagonista e, al suo interno, anche gli anarchici”, e ci sono “difficoltà da parte di questi gruppi a dar luogo a mobilitazioni nazionali unitarie. Ma negli ultimi tempi ci sono state proteste locali ed azioni importanti che stanno alimentando incertezze in un contesto sociale preoccupato dalla crisi”.

Piccirillo ha sottolineato che la minaccia brigatista ”è sempre da considerare. L’attentato di Genova contro l’ad di Ansaldo Nucleare è stato salutato con favore da questi esigui settori del marxismo-leninismo rivoluzionario, come attestano le dichiarazioni rese poche giorni fa da alcuni arrestati al processo di Milano. I brigatisti ”considerano la crisi come una favorevole possibilita’ per rilanciare la lotta. Sara’ quindi possibile il reclutamento di nuove leve ed azioni di non elevato spessore”.

Secondo Piccirillo, l’attentato di Genova contro Adinolfi contiene elementi di novità, rivelando una premeditazione ed una organizzazione che si distacca dalla prassi spontaneista e non gerarchica che ha caratterizzato finora gli anarchici. Nel caso specifico, ha spiegato Piccirillo, ”contro ogni logica anarchica che si vanta di non avere organizzazione e di agire attraverso lo spontaneismo totale, c’è stato il furto della moto, i sopralluoghi ripetuti, la fuga: elementi che denotano premeditazione ed organizzazione. Inoltre  nel documento di rivendicazione si fanno nomi di terroristi degli anni ’70 e ’80 a conferma che si vuol tornare a quel tipo di violenza”.

Il passaggio all’azione armata diretta ed all’organizzazione, secondo il direttore dell’Aisi, potrebbe anche dare una mano agli investigatori e, ha sottolineato, ”ora che stanno facendo il salto di qualita’, il giorno in cui saranno arrestati ci sono tutti gli elementi per contestare loro anche il fattore associativo”.

La conflittualità sociale potrebbe intensificarsi se proteste irrituali consentono di ottenere le concessioni richieste.  Piccirillo ha parlato di ”focolai spontanei” di protesta alimentati dal malcontento diffuso per la crisi economica: blocchi stradali, presidi sui tetti, azioni simboliche. Un clima, ha aggiunto, che potrebbe attrarre gli antagonisti rivolti ad intercettare il dissenso.

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